AMERICANO

Giampiero Raganelli

Il figlio di due grandi registi francesi esordisce nel lungometraggio: evitando il giochino cinefilo “bertolucciano” delle citazioni, realizza un film sull’elaborazione del lutto, l'infanzia e la memoria. Delicato e malinconico.

I VIAGGI STRAORDINARI DI KAREL ZEMAN

Giampiero Raganelli

Trait d’union tra il modello di rappresentazione primitivo di Méliès e le sperimentazioni di Švankmajer e dei fratelli Quay, il regista ceco è uno dei pilastri della storia del cinema d’animazione.

SONO SION, O DEGLI ETERNI RITORNI

Giampiero Raganelli

La retrospettiva a lui dedicata dall'ultimo Torino Film Festival ha consentito una visione complessiva della filmografia del regista giapponese, in costante equilibrio fra sperimentazione underground e grandi budget.

VENEZIA 68: CUT THE BULLSHIT

Giampiero Raganelli

Dal cimitero al campo di battaglia. Per Amir Naderi il cinema è un'ossessione, un'arte viva che sfrigola sotto la cenere. Ma c'è bisogno di samurai che siano in grado di difenderla senza dimenticare l'opera dei maestri del passato.

VENEZIA 68: WHEN THE END IS NEAR (THE ALPS ARE NEAR)

Giampiero Raganelli

Yorgos Lanthimos, regista di Alpis, spiega come il cinema greco può sopravvivere alla crisi e illustra il proprio metodo di lavoro. L'influenza di Cassavetes, Bresson e Buñuel e la famiglia disfunzionale come norma.

TRAMONTI D’AUTUNNO: IL CINEMA MUTO DI NARUSE MIKIO

Giampiero Raganelli

Con Ozu e Mizoguchi è uno dei grandi registi del cinema classico giapponese ma, dei tre, è anche quello che ha goduto di minore popolarità e attenzione critica in Occidente. I suoi primi capolavori in un cofanetto Criterion.

JE VOUS PRESENTE ANGELA AQUINO

Giampiero Raganelli

Per Lav Diaz il cinema ricrea e reinventa i nostri ricordi. In Siglo ng pagluluwal, un'opera di sei ore che mesmerizza lo spettatore, si mescolano metacinema e fanatismo, immaginario popolare e ricerca dell'essere heideggeriano.

LA FOLLIA CORRE SUL FIUME

Giampiero Raganelli

Il nuovo film di Chantal Akerman, La folie Almayer, segna una fase di transizione per la regista belga, in cui il minimalismo cede il passo a un film tellurico, in cui si sprigionano tutte le energie finora immagazzinate.

POWELL & PRESSBURGER: FANTASMI SUL PALCOSCENICO

Giampiero Raganelli

I melodrammi infuocati firmati dai due arcieri del technicolor. Dall'incanto folle della danza di Scarpette rosse ai dirupi dell'anima di Narciso nero, passando per i movimenti di macchina celestiali di Duello a Berlino.