YOUTH – LA GIOVINEZZA

Marco Longo

Se un film può ancora mettere in discussione il proprio autore, a interrogare Sorrentino è il legame tra individuo e immaginario, la possibilità che l’uno ha di nutrire l’altro, fino all’eccesso della caricatura.

DIAMANTE NERO

Francesca Monti

Con il suo nuovo film, Céline Sciamma prosegue l’osservazione della fase di sviluppo dei corpi femminili e delle loro identità in evoluzione, tra verismo della rappresentazione e slanci lirici al limite della pura astrazione.

MAD MAX: FURY ROAD

Lorenzo Pedrazzi

George Miller non cede al feticismo di un recupero acritico e pedissequo della saga: rinnova il modello originale facendone l’emblema di un neo-cinema delle attrazioni che non può mai fermarsi.

THE BABADOOK

Emanuele Sacchi

L'esordiente Jennifer Kent ricorre a un'estetica naïf, privilegiando il passo uno alla computer graphics, e realizza un film anomalo e innovativo all'interno di un genere troppo spesso incline a rispettare le convenzioni date.

EISENSTEIN IN MESSICO

Marco Longo

Il nuovo film di Peter Greenaway è un atto d'amore cinefilo e spiazzante, un divertissement dalla rigida architettura interna minato dal compiaciuto narcisismo che contraddistingue tante opere del regista inglese.

MIA MADRE

Gabriele Gimmelli

Dopo Habemus Papam ancora un film sul tema dell'inadeguatezza per Nanni Moretti. Ma questa volta l'intimità del racconto non trova mai la giusta profondità e finisce per risultare estranea allo spettatore.

SHORT SKIN

Luigi Cabras

La sorprendente opera prima di Duccio Chiarini, è un ritratto d'adolescente intimo, ironico e sensibile, capace di aperture coraggiose e decisamente atipiche nel contesto asfittico del cinema italiano.

EX MACHINA

Edoardo Becattini

Kammerspiel d’ambientazione high-tech, l'esordio alla regia dello scrittore/sceneggiatore britannico Alex Garland si concede più di un rimando al romanzo ottocentesco Eva futura, di Villiers de l'Isle-Adam.

BITTER LAKE

Giuseppe Canonico

Il documentario di Adam Curtis sul Whabismo destruttura la linearità narrativa dei documentari mainstream per mezzo di una peculiare ipernarrazione, estremamente densa, flemmatica e analitica.

SOMETHING MUST BREAK

Elisa Cuter

Il film dello svedese Ester Martin Bergsmark parte come la più eteronormativa delle storie d'amore adolescenziali per aprirsi a una riflessione sull'identità molto più sfaccettata e complessa.