CANNES 69/1: COSA VEDERE
E PERCHÉ

Filmidee

Vale ancora la pena seguire il Festival di Cannes? E quale cinema ci propone questa 69esima edizione? Comincia oggi il nostro reportage in diretta, con il deludente film d'apertura firmato da Woody Allen.

BERLINALE 66: LORO CREDEVANO

Giampiero Raganelli

Vincitore dell'Orso d'argento, A Lullaby to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz è l'opera primigenia in viaggio verso il passato delle Filippine: la rivoluzione della fine del XIX secolo e la fucilazione del patriota José Rizal.

BERLINALE 66: LA RESPONSABILITÀ DEL FUTURO

Elisa Cuter

Ne L'avenir, film vincitore dell'Orso d'argento alla Berlinale per la miglior regia, Mia Hansen Løve ritorna a una storia personale che si apre a una riflessione sulla libertà dell'individuo nella postmodernità.

BERLINALE 66:
IL TEATRO
DELLA GUERRA

Daniela Persico

Ta'ang di Wang Bing, presentato al Forum, ci porta ai tempi della Resistenza e alla parola come nucleo della comunità, seguendo la vita quotidiana di un popolo in fuga dalle guerre civili lungo la frontiera cinese.

BERLINALE 66:
NEL SOLCO
DELLA STORIA

Roberto Manassero

Con The Illinois Parables, Deborah Stratman racconta uno stato americano e più in generale la storia, inesistente e al tempo stesso rimossa, di tutti gli Stati Uniti, l’infanzia di una nazione che fa a meno del passato.

BERLINALE 66: INQUIETUDINI ESISTENZIALI

E. Cuter, D. Persico, A. Stellino

Cinque opere scelte all'interno della variegata programmazione del festival: ritratti umani e sociali di un mondo, spesso al femminile, in profondo conflitto con se stesso e la propria rappresentazione.

ROTTERDAM 45: ŠKAFAR e GIANVITO

Marco Grosoli

Nuova direzione per il festival di Rotterdam: da segnalare Mama, film sloveno di Vlado Škafar che sa unire il minimalismo della narrazione al lirismo della regia, e la presenza di Wake (Subic) di John Gianvito.

ROTTERDAM 45:
IL NUOVO
CIMITERO DEL SOLE

Giampiero Raganelli

Unico in vita della triade Oshima-Wakamatsu-Adachi, quest'ultimo realizza un film unico, Artist of Fasting. In occasione della sua presentazione, il Festival di Rotterdam dedica all'autore una retrospettiva completa.

ROTTERDAM 45:
VARCANDO LA SOGLIA DEL CINEMA

Marco Longo

I Racconti dell'orso, esordio di Samuele Sestieri e Olmo Amato, selezionato a Rotterdam dopo la prima al TFF, è un sorprendente viaggio di iniziazione al cinema, una felice anomalia nel panorama italiano.

VISIONS DU RÉEL: FILMARE LA RESISTENZA

Alberto Diana

Gulîstan, Land of Roses, primo film della regista curdo-canadese Zaynê Akyol è un'opera di raro impegno, non soltanto per il sostegno alla causa delle donne del PKK ma soprattutto per il gesto filmico che mette in atto.