CHEERLEADER’S PARTY MASSACRE Venezia 68. sulle pagine dei principali quotidiani italiani (3° parte)

Alessandro Stellino

Un solo sguardo, una sola voce. Ecco come la stampa italiana racconta la 68esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Provocatorio resoconto a puntate.

OGNI PUGNO UN FILM

Simone Moraldi

Cut di Amir Naderi è un grido personale verso la difficoltà di realizzare film, la necessità del cinema e la passione cinefila per i maestri del passato. Storia di un sacrificio per salvare l'arte cinematografica.

“MOVING PICTURES”. RIFLESSIONI SULL’IMMAGINE IN MOVIMENTO

Tommaso Isabella

La sezione Cortometraggi di Orizzonti si apre con l’ultima opera di Mark Lewis, una meditazione "obliqua" sul passato e il futuro dell’immagine racchiusa in 8 minuti di travelling.

LA MIA FOTO CON MAUD

Daniela Persico

Per ritrovare il rapporto perduto con il figlio adolescente, Ross McElwee compie la sua recherche sulle tracce del primo amore. Un viaggio nella memoria che sfida l'indicalità dell'immagine fotografica.

L’UNICITÀ DEL MITO E L’ORDINE DELLA CULTURA

Roberto Manassero

Una torbida relazione tra psicanalista e assistita è all'origine di A Dangerous Method di Cronenberg. Ricostruzione raffinata dei rapporti tra Jung, Freud e la bella russa Sabina Spielrein, fantasma delle loro teorie.

IL GIOCO E IL MASSACRO

Gabriele Gimmelli

Carnage di Polanski: non una prova d’autore ma la brillante messa in immagini di una pièce di grande successo. Dopo un decennio d'appannamento, il regista ritrova atmosfere a lui congeniali e un cast in stato di grazia.

IL MODERNO POLLICINO. O DEL CANNIBALISMO MERCIFICATO

Francesco Boille

L'attrice di Ozon, Marina De Van, passa alla regia con una rilettura della fiaba di Perrault. Un film divertente, nonostante alcune scelte prevedibili, che chiama in causa la componente sadica dell'immaginario infantile.

CHEERLEADER’S PARTY MASSACRE Venezia 68. sulle pagine dei principali quotidiani italiani (2° parte)

Alessandro Stellino

Un solo sguardo, una sola voce. Ecco come la stampa italiana racconta la 68esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Provocatorio resoconto a puntate.

FAUST 1. MAGNUM OPUS CINEMATOGRAPHICUM

Tommaso Isabella

Consapevoli dell'impossibilità non tanto di esaurire, ma anche solo di approssimare la ricchezza e la vastità del film di Sokurov, azzardiamo tre interpretazioni: una alchemica, una iconografica e una filosofica.

FAUST 2. COME IN UNO SPECCHIO DISTORTO

Daniela Persico

Con Faust si completa la tetralogia sul potere di Sokurov: dal caos terrestre, innervato di visioni sulfuree, verso il regno del Potere Assoluto, passando dalla compostezza di un sospeso attimo di grazia.