JE VOUS PRESENTE ANGELA AQUINO

Giampiero Raganelli

Per Lav Diaz il cinema ricrea e reinventa i nostri ricordi. In Siglo ng pagluluwal, un'opera di sei ore che mesmerizza lo spettatore, si mescolano metacinema e fanatismo, immaginario popolare e ricerca dell'essere heideggeriano.

CHEERLEADER’S PARTY MASSACRE Venezia 68. sulle pagine dei principali quotidiani italiani (6° parte)

Alessandro Stellino

Un solo sguardo, una sola voce. Ecco come la stampa italiana racconta la 68esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Provocatorio resoconto a puntate.

IL DOLORE DEGLI ALTRI

Daniela Persico

Sulla superficie dell'indentità si spinge il nuovo film del regista greco Yorgo Lanthimos. Alps, presentato in Concorso, mostra l'alienazione di una società in cui la vita è ridotta a continua performance.

PORNOGRAFIA, DEI SENTIMENTI

Alessandro Stellino

L'ossessione sessuale come cupio dissolvi e specchio deformante di una società alienata. Il nuovo film di Steve McQueen divide la critica a Venezia. Che la critica sia stata troppo affrettata nel coronare di allori il regista di Hunger?

FRONTIERE DELLA DESOLAZIONE

Francesco Boille

Un été brulant, il nuovo film di Philippe Garrel, è un'indagine personale sull'amicizia e il lutto, sulla decadenza di un Paese (il nostro). Una riflessione sul cinema (il suo, e non solo) e un omaggio al Disprezzo.

VISIONI DELL’INCONSCIO TECNOLOGICO

Tommaso Isabella

Meteor e Shock Head Soul: tecniche e registri molto diversi per affrontare il complesso rapporto tra immaginario e tecnologie, tra visioni cosmiche e oscuri interni familiari, fiabe da incubo e follie celestiali.

LA FOLLIA CORRE SUL FIUME

Giampiero Raganelli

Il nuovo film di Chantal Akerman, La folie Almayer, segna una fase di transizione per la regista belga, in cui il minimalismo cede il passo a un film tellurico, in cui si sprigionano tutte le energie finora immagazzinate.

ETNOGRAFIA DELLO SGUARDO

Pasquale Cicchetti

In concorso a Orizzonti, il trittico di Michael Glaswogger sul tema della prostituzione, girato in Thailandia, Bangladesh e Messico. Più che una ricognizione del degrado umano, una liturgia profana.

RACCONTO DEI TRISTI TROPICI

Roberto Manassero

Sorprende O le Tulafale, dell’esordiente samoano Tusi Tamasese, presentato in Orizzonti. Attraversato da un’iconografia nota e senza tempo, è una finzione nella finzione, la storia di un dislocamento temporale e spaziale.

NICK RAY: BIGGER THAN CINEMA

Gabriele Gimmelli

We Can't Go Home Again, il film testamento di Nicholas Ray. Un'opera radicale che racchiude in sé il documentario e la finzione, la memoria del Classico e l’inquietudine del Moderno, la tradizione e la sperimentazione.