THE MASTER

Roberto Manassero

Leone d'Argento a Venezia, il nuovo film di Paul Thomas Anderson è un film sulla follia resa vibrante da una regia sicura nel suo essere trattenuta. Incontro superbo tra i corpi di due attori giganteschi come Philip Seymour Hoffman e Joaquim Phoenix.

UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Mauro Gervasini

In linea con Il profeta, il nuovo film di Audiard continua l'indagine di vite in lotta per la sopravvivenza. Qui la redenzione è carnale, appoggiandosi sui corpi significativi di una coppia di attori sofferti e sensuali.

THE DARK KNIGHT RISES

Salviano Miceli

Continua la saga di Batman firmata da Nolan: senza il fratello alla sceneggiatura, il regista inglese si perde in una narrazione che non riesce sempre a controllare. Un capitolo imperfetto che chiude l'imponente trilogia.

KILLER JOE

Mauro Gervasini

L'ultimo film di William Friedkin diverte esasperando i meccanismi narrativi del filone white trash: scardina i parametri canonici delle istituzioni e si chiude con la fellatio più assurda mai vista al cinema.

ARCHEO

Jan Mozetič

Dopo essere stato premiato con il Leone del futuro, il regista sloveno Jan Cvitkovič si spinge verso un cinema astratto e sensoriale: un apologo sulla costruzione di una nuova comunità.

WRONG

Matteo Scarduelli

Quentin Dupieux, al suo terzo film, mette in scena un caleidoscopio di personaggi e situazioni ai limiti dell’assurdo. Una commedia grottesca sui disagi della cittadinanza contemporanea e i nuovi mostri della società.

NOTE SULLA TEORIA DEGLI AUTORI NEL 1962

Andrew Sarris

Sarris propone la sua concezione della Politique des auteurs, senza schematismi o dogmi. Tecnica,
stile personale, significato interiore: i presupposti che distinguono un regista da un simil-scimpanzè
alla macchina da presa.

IL REGISTA, NEL SUO REGNO, NON DETTA LEGGE

Andrew Sarris

Di cosa parliamo quando parliamo di "Autore"? Una disamina accurata e puntuale della questione
autoriale in ambito cinematografico, essenziale in un tempo in cui l'arte è minacciata dalla tendenza
imperante all'impersonalità.

10 REGISTI

Andrew Sarris

Un estratto dall'opera più celebre di Sarris, The American Cinema. Perentori come epitaffi, i giudizi
del grande critico americano restano a tutt'oggi la massima espressione della teoria degli autori
applicata al cinema statunitense .

DIARIO DI UNO SCHIZOCRITICO

Andrew Sarris

Da Allan Dwan a Catherine Deneuve. Attraverso un serrato auto-interrogatorio, un grande critico
accompagna i lettori-spettatori in un viaggio personalissimo (e assai divertente) fra le proprie
idiosincrasie cinefile.