TEMPO
DI RISVEGLIO

Kiva Reardon

La critica al femminile è vittima di un “pregiudizio inconscio”? Tra le fondatrici del magazine online cléo e programmer per diversi festival internazionali, l'autrice invita a una rielaborazione del canone cinematografico, troppo univocamente orientato.

LA
MARGINALIZZAZIONE
DEL CINEMA

Kent Jones

Il cinema non è più a rischio di morte oggi di quanto lo era vent’anni fa, quando Susan Sontag ne ha diagnosticato la sua fase terminale. Sono cambiate le condizioni della sua esistenza, che abbiamo a lungo confuso con la forma artistica in sé.

IL MEGLIO
DEL 2016
IN DVD

filmidee

Le edizioni più rilevanti in ambito internazionale: dal cinema sperimentale americano tra gli anni '20 e '70 all'integrale dedicata a Frederick Wiseman in Francia. Passando per Delluc, Frank, Gioli, H.G. Lewis, Rivette, Ruspoli e Vecchiali.

DOPO
L’AMORE

Francesca Monti

Incentrato fin dal titolo originale sulla dimensione economica della vita familiare, l'ultimo film di Joachim Lafosse indaga l'inestricabile legame tra la verità dei sentimenti e l'implacabile prassi della routine quotidiana.

MOONLIGHT

Pietro Renda

Al suo secondo lungometraggio, Barry Jenkins tenta la via del racconto di formazione lontano dagli standard hollywoodiani, ma l’aderenza a modelli cinematografici ingombranti inficia il risultato complessivo dell’operazione.

T2

Elisa Cuter

Delude il sequel del cult di Danny Boyle: privo dell’energia iconoclasta e del senso di libertà del primo episodio, il film mette in scena gli stessi personaggi ingabbiati nella medesima coazione a ripetere dell’esistenza.

PATERSON

Marco Longo

Salutato come inno alla bellezza delle piccole cose, l’ultimo film di Jim Jarmusch è abitato al contrario da fantasmi incapaci di vivere: un’ambiguità preziosa che non sembra però scampare le etichette normalizzanti del pubblico.