POPOLI 61:
POEMA DELLA CENERE

Mario Blaconà, Davide Perego, Marco Longo

Nel Concorso Internazionale, Dissipatio di Filippo Ticozzi trasforma l'esperienza del lockdown in una riflessione su socialità mancata e ascetismo; nel Concorso italiano, L'armee rouge è uno studio antropologico sulle forme meticce del presente italiano; Bulletproof di Todd Chandler rilancia l'indagine su paura, violenza e sicurezza nei licei statunitensi.

POPOLI 61:
IMMAGINI SOSPESE

Leonardo Strano, Carlotta Centonze, Davide Perego

Nel Concorso Internazionale The Fantastic segue le esperienze straniate di chi in Corea del Nord guarda i film occidentali illegalmente; Jawad Rhalib racconta con semplicità e sintesi l'emancipazione di una donna in un piccolo villaggio in Marocco con Fadma; nel Concorso Italiano con Il libro di Giona Zlatolin Donchev ritrae la vita di un uomo che vive fuori dalla società come un profeta senza grazia.

VENEZIA 77: SAMP

Davide Perego

L'ultimo film di Antonio Rezza e Flavia Mastrella è un'opera militante, tutt'altro che conciliante. Samp è il killer del Sud Italia che uccide nonne e bambini per estirpare le radici che ci tengono legati alle tradizioni, quelle che paradossalmente vengono difese a spada tratta dal cinema d'autore italiano.

VENEZIA 77:
UN RIGOROSO NATURALISMO

Carlotta Centonze, Davide Perego

In Oaza (Oasis) il regista serbo Ivan Ikic riprende con un realismo naturalizzato nel cinema est europeo il contesto drammatico della vita di tre ragazzi all’interno di un istituto per persone con disabilità mentale vicino Belgrado, creando motivi di interesse narrativo ma non aggiungendo molto all'immaginario del genere, mentre in Conference il regista russo Ivan Tverdovskiy, rievocando la tragedia avvenuta nel 2002 al teatro Dubrovka, propone un testamento lucido e caustico di quel filone che, più che rievocare scenograficamente gli eventi storici, riflette sul loro dramma perpetuato nel tempo.

VENEZIA 77:
LAHI, HAYOP

Davide Perego

Lav Diaz torna con un film crudo ed essenziale, una narrazione ridotta all'osso, dove più che mai è possibile percepire la messa in scena teatrale dei suoi personaggi, enfatizzata dai lunghi dialoghi e dai loro movimenti nello spazio. A far da contraltare a questo scenario, le desolanti vite che gli esigui personaggi attraversano con il loro passaggio, e che riescono a trovare un senso solo nei gesti più estremi e violenti.

LO SPAZIO MODESTO
DEI SUONI

Davide Perego

Una panoramica sulla produzione di Francesco Lettieri, regista di videoclip e del recente, meno riuscito, lungometraggio Ultras. Attraverso lo sguardo impresso sull'immagine musicale Lettieri diventa autore di prodotti che sanno raccogliere pienamente lo status culturale del nazionalpopolare italiano.

FOR SAMA

Davide Perego

La camera di Waad al Kateab filma ogni momento, per l'intera durata dell'assedio ad Aleppo: morte e vita si intrecciano in un documento unico che apre gli occhi sulla realtà di una guerra del nostro tempo, e diventa un inno alla libertà e alla speranza.

PRONTI ALL’INATTESO

Davide Perego

Una conversazione con Ana Shametaj, regista de Gli indocili, intorno alla sua esperienza professionale e alla ricerca tra teatro e audiovisivo: un percorso in continuo aggiornamento, all'insegna dell'apertura verso l'alterità e il dubbio.

GLI INDOCILI

Davide Perego

Il primo film di Ana Shametaj offre una riflessione sul rapporto fra cinema e teatro, linguaggio performativo e documentario. Un silenzioso grido di rivolta.

POPOLI 60:
THEODOR

Davide Perego

Maria Boldrin mostra come girare un film insieme a un bambino, in un'opera neodidattica dagli esiti toccanti e inaspettati, presentata con successo in Concorso internazionale al Festival dei Popoli.