VENEZIA 80: THE GREEN BORDER
Approcciato da migliaia di migranti, il confine boschivo tra Bielorussia e Polonia è il teatro di una violenta crisi umanitaria: il film di Agnieszka Holland lo mette in scena attraverso un ventaglio di storie tra loro intrecciate, lavorando sapientemente sulla distanza per integrare toni da reportage alla drammatizzazione pura.
VENEZIA 80: INVELLE
Nel suo nuovo film Simone Massi crea, con lo stile consolidato in quasi trent'anni di carriera, varchi spazio-temporali, associazioni impreviste, inciampi della Storia, una rete di incontri improvvisi tra le diverse memorie.
VENEZIA 80: EVIL DOES NOT EXIST / HOKAGE
Gli ultimi film di Ryūsuke Hamaguchi e Shin’ya Tsukamoto, presentati nel Concorso e in Orizzonti, sono entrambi attraversati da uno sparo misterioso: primo segno di un comune senso di collasso della realtà, che investe le storie e la forma cinematografica.
VENEZIA 80: THE CAINE MUTINY COURT-MARTIAL
Da sempre interessato al ritratto di identità instabili, con il suo ultimo film William Friedkin ha reso visibile l’ossessione originaria su cui è fondata l’autocoscienza degli Stati Uniti: quella per l’uomo solo al comando, venerato, aborrito, abbandonato, pazzo.
VENEZIA 80: L’HOMME D’ARGILE
Presentato in Orizzonti Extra, il film di Anaïs Tellenne si serve della cornice fiabesca per interrogare il rapporto tra opera d'arte e sguardo d'artista, intrecciando ad esso il racconto sorprendente di un sognatore e della sua coscienza liberata.
VENEZIA 80: LA BÊTE
Presentato in concorso, il film di Bertrand Bonello rilancia il nucleo centrale del suo cinema, la dialettica tra sessualità e perversione, innervandola di un sottotesto che si riconfigura di volta in volta nella Storia: la relazione sempre traumatica tra uomo e ambiente.
VENEZIA 80: AGGRO DR1FT
Il nuovo film di Harmony Korine, Aggro Dr1ft, presentato fuori concorso a Venezia 80, è una magnifica orazione funebre di qualcuno che non è affatto morto. Un film d’azione che nega l’azione e ne fa questione laterale, concentrandosi piuttosto sulla spiritualità dell’assassinio.
VENEZIA 80: EL CONDE
Pablo Larraín riapre la questione Pinochet deformandola in farsa: al vampirismo del dittatore si contrappone la libertà un film che pensa storicamente anche reinventando la Storia, dando immagine al sistema complesso di corresponsabilità alla base dell'orrore.
VENEZIA 80: FERRARI
La Ferrari produce per correre, ed è insomma, direbbero Freud e Cronenberg, al di là del principio di piacere: il desiderio scompare diventando macchina, facendo cioè della mancanza intorno a cui ruota il desiderio un fine in se stesso. In concorso, il nuovo atteso film di Michael Mann.
LOCARNO 76: EL AUGE DEL HUMANO 3
L'ultima opera di Eduardo Williams, presentata in Concorso internazionale a Locarno, si pone come traccia di uno spaesamento inesplicabile, che accompagna la banalità del quotidiano e si fa vertigine del possibile.