LOCARNO 75:
FERITE CHE UNISCONO

Francesca Monti

Partendo da una situazione narrativa cinematograficamente inflazionata, quella di un dramma famigliare, Tengo sueños eléctricos di Valentina Maurel, miglior regia e migliori attori nel Concorso internazionale, stupisce per la forza dei suoi personaggi e per la tensione autentica con cui ricostruisce i loro disequilibri affettivi.

CANNES 75:
DERIVE DEL PRESENTE

Francesca Monti

Con Nostalgia Mario Martone rilancia il rapporto del suo cinema con la città di Napoli attraverso la trasposizione dell'omonimo romanzo di Ermanno Rea; Ruben Östlund conferma la sua satira corrosiva con Triangle of Sadness, riflessione originale sulla resa agli imperativi superficiali della società contemporanea.

CANNES 75:
PASSIONI INSONDABILI

Francesca Monti

Prosegue la disamina dei film in Concorso, passando da due opere agli antipodi e tuttavia accomunate da un desiderio di sobrietà: quella asciutta dell'hitchcockiano Decision to Leave, grande ritorno di Park Chan-wook, e quella empatica de Le otto montagne, trasposizione del romanzo di Paolo Cognetti.

CANNES 75:
IL MONDO E I SUOI ERRORI

Francesca Monti

Il Concorso prende avvio all’insegna dell’autobiografia, con Armageddon Time di James Gray, ma il primo colpo di fulmine del Festival lo regala EO di Jerzy Skolimowski, lacerante riflessione sulla miseria umana attraverso il punto di vista di un asino.

LICORICE PIZZA

Francesca Monti

In una nazione-bambina, guidata dal solo bisogno di appagare desideri, siano guerre o pulsioni sessuali, i protagonisti dell'ultimo film di PTA convertono il bisogno di essere riconosciuti in quello di rispecchiarsi l'uno nell'altra. Se anche l'amore è una forma di regressione, certamente è la meno dannosa.

WEST SIDE STORY

Francesca Monti

Steven Spielberg mette in scena un cinema che non è una scena da rivisitare, ma è al contrario un organismo incontenibile, che sa dispiegarsi con tutta la sua potenza davanti ai nostri occhi, per capire se le macerie che abbiamo intorno sono ciò che è stato distrutto, o ciò che deve essere ancora costruito.

BERGMAN ISLAND

Francesca Monti

Tra autofiction e racconto di coppia, Mia Hansen-Løve ritorna al più persistente dei suoi fantasmi: l’amore di gioventù. Quel sentimento totalizzante, spezzato dal confronto ad armi impari con la realtà, che non sa diventare adulto ma che misteriosamente continua a far sentire la propria presenza.

SOUL

L'ultimo film della Pixar, mettendo in scena un aldilà con tanto di Ted Talk e valutazioni delle performance e negando all'uomo comune l'aspirazione al bello, avvalla reazionariamente e subdolamente un'idea di esperienza corporea ed extracorporea atavicamente incapace di fare a meno delle catene del capitalismo contemporaneo.

MANK

Francesca Monti

L'ultima opera di David Fincher appare come una dichiarazione di responsabilità morale e, per questo, creativa, volta a leggere questo nostro mondo evanescente, finzionale e mediatizzato attraverso la vita di uno dei più grandi sceneggiatori di Hollywood.

VENEZIA 77:
PIECES OF A WOMAN

Francesca Monti

Presentato in Concorso, il film di Kornél Mundruczó è una stratificata riflessione sulla maternità all'interno dell'immaginario di coppia e in rapporto alla Storia, che rinunciando a tesi e pronunciamenti mostra la fitta drammaturgia di altrui definizioni cui la donna è violentemente esposta.