LOCARNO 72:
IL GESTO
E IL TEMPO

Marco Longo, Carlotta Centonze

Dal Concorso Internazionale, Les Enfants d'Isadora di Damien Manivel interroga la danza in rapporto all'intimità del dolore e del tempo, mentre in Cineasti del presente, Ivana the Terrible di Ivana Mladenovic affronta in chiave tragicomica la riconciliazione con il mondo d'origine, tra autobiografia e finzione.

LOCARNO 72:
INSIEME TRA
LE IMMAGINI

Marco Longo, Mario Blaconà, Davide Perego

Nella sezione Moving Ahead, Un film dramatique di Eric Baudelaire è il magnifico esito di una corrispondenza creativa con gli studenti di una scuola media a Sant-Denis; in Cineasti del presente The Tree House colpisce per la tensione teorica della sua meditazione su vita, memoria e immagine, mentre nel Concorso Internazionale Yokogao di Koji Fukada contrappone individuo e società in uno spietato gioco al massacro.

LOCARNO 72:
SETE DI LIBERTÀ

Marco Longo, Brigitta Loconte, Alessandro Del Re

In Cineasti del presente, L'apprendistato di Davide Maldi esplora Il reale per mettere in scena un ispirato racconto di formazione; dal Concorso Internazionale, Maternal di Maura Delpero affronta in forma fiabesca la maternità, mentre Technoboss porta avanti il lavoro di João Nicolau, tra spiazzamenti e surreale ironia.

LOCARNO 72:
CANI ARRABBIATI

Alessandro Stellino, Mario Blaconà, Alessandro Del Re

Da Cineasti del presente, Space Dogs rovescia il canone antropocentrico pedinando un branco di cani randagi nei sobborghi di Mosca, mentre 143 Rue du Désert si spinge alla periferia del mondo per accedere alla pienezza delle storie e Ham on Rye affronta l'immaginario del coming-of-age movie.

LOCARNO 72:
RESISTENZA
SENZA TREGUA

Mario Blaconà, Brigitta Loconte

Dal Concorso Internazionale During Revolution riflette l'assurdità del conflitto siriano in nome della vitalità del cinema, mentre Douze Mille intreccia erotismo e frustrazioni lavorative; in Cineasti del presente Love me Tender si fa racconto di liberazione al femminile, aperto all'astrazione.

LOCARNO 72:
FANTASIA E ATTESA

Francesca Monti

Film d'apertura in Piazza Grande, Magari di Ginevra Elkann esplora le ferite dell'infanzia di fronte alle scelte degli adulti, indebolendo gli imperativi del realismo per interpretare gli anni Novanta attraverso il punto di vista di chi allora era bambino. Tra finzione e biografia.

IL PARDO
ALLE PORTE

filmidee

Al via la 72ª edizione del Locarno Film Festival, che sotto la direzione di Lili Hinstin rilancia la sua identità con un programma eclettico e ricco di sorprese: filmidee seguirà la manifestazione con recensioni e aggiornamenti quotidiani, testimoniando le scommesse di uno dei festival più coraggiosi e attenti alla contemporaneità.

HISTOIRE DU CINEMA, AUJOURD’HUI

Alessandro Stellino

I selezionatori italiani, oggi ai vertici dei principali festival cinematografici internazionali, rappresentano un’eccellenza culturale. Abbiamo intervistato alcune delle figure più rilevanti di questo panorama, a cominciare dall'ex direttore del Festival di Locarno, Carlo Chatrian, fresco di nomina alla Berlinale.

LOCARNO 71:
L’ORGASMO FEMMINILE

Marco Grosoli

Con Gangbyun Hotel Hong Sang-Soo supera i film precedenti e per la prima volta in assoluto lascia tutti gli attriti di coppia rigorosamente fuoricampo, cancellando sempre più ogni estrinsecazione grafica della differenza sessuale, a favore di un’uniformità che, guardata da vicino, si rivela pericolosamente irregolare e incoerente.

LOCARNO 71:
DESERTO DI SOGNI PERDUTI

Pietro Renda

Il parco tecnologico di Sophia Antipolis, da cui prende il titolo il nuovo film di Virgil Vernier, è una zona grigia dello spirito che anela a un altrove e confida nell’avvento del nuovo, proprio come il ritorno liberatorio a una foresta soppiantata per la creazione di un sito artificiale.