CONCORTO 20:
DIARIO DELLA FORMA BREVE

Marco Longo, Davide Perego

Una ricognizione del ricco programma del Concorto Film Festival, quest'anno alla sua ventesima edizione. Un progetto fortemente radicato nel dialogo con il proprio pubblico e nel presidio della forma breve di ogni latitudine e natura.

IL MONDO ANALOGICO
DI NANNI MORETTI

Marco Longo

Torna (nuovamente) in sala la versione restaurata di Caro diario, che a meno di trent’anni dalla sua uscita offre domande rinnovate al presente italiano, a partire dal nostro rapporto mediato con la realtà.

SODERBERGH UNTOLD

Leonardo Strano, Marco Longo

Una conversazione non convenzionale sul cinema di Steven Soderbergh, all’indomani dell’uscita in streaming del suo ultimo film, Let Them All Talk. Un’occasione per riflettere su un autore poliedrico e imprevedibile, capace di interrogare con rara consapevolezza il rapporto tra linguaggi, media e realtà.

TRIESTE 32:
LA MENZOGNA DELLA STORIA

Leonardo Strano, Marco Longo

In Tipografic Majuscol Radu Jude prosegue la sua stratificata riflessione sulla trasformazione delle tragedia in sterile spettacolo, mentre in Numbers Oleg Sentsov attraverso un gioco metateatrale eleva al quadrato la percezione della prigionia e del totalitarismo tout court.

10 IMPERDIBILI
IN HOME VIDEO

filmidee

Sono finalmente disponibili sul mercato italiano classici e film da riscoprire a lungo introvabili: da La trilogia umana di Kobayashi a Morgan matto da legare di Reisz e Taking Off di Forman, passando per America, America dove vai di Wexler e Gli amici di Georgia di Arthur Penn.

30 70 DOC FEST:
LA DIMENSIONE DELL’UTOPIA

Leonardo Strano, Mario Blaconà, Marco Longo

In Transit Circle Stephan Knauss mette in scena l'utopia dell'Oriente post industriale; in The Choice Gu Xue incorpora in una riunione di famiglia le idiosincrasie della Cina contemporanea; in Den Geniale Epoke Natalia Ciepiel alla morte del padre riflette sul fantasma di un’assenza ineludibile.

TORINO 38:
CINEMA AL CONFINE

Marco Longo, Leonardo Strano

La sezione Tracce di teatro esprime, attraverso Un soupçon d’amour di Paul Vecchiali e Quasi Natale di Francesco Lagi, le molte forme di promiscuità ancora possibili tra cinema e teatro; in TFFDoc spicca, premiato, The Last Hillybilly di Bouzgarrou e Jenkoe, dedicato alla vita marginale nell'area rurale degli Appalachi, tra un passato mitico e un futuro senza prospettive.

POPOLI 61:
IL TEMPO LUNGO
DEL CINEMA

Marco Longo, Carlotta Centonze, Giulia Bona

Le Fils de l’épicière, le Maire, le Village et le Monde di Claire Simon documenta l'avventura culturale che dal villaggio di Lussas ha generato la piattaforma Tënk; Eskere di Alessandro Abba Legnazzi testimonia la vita interiore di quattro adolescenti native digitali; Bring Down the Walls di Phil Collins documenta la nascita della house music in risposta alle storture del sistema giudiziario statunitense.

POPOLI 61:
24 RICORDI AL SECONDO

Mario Blaconà, Marco Longo, Vanessa Mangiavacca

Con Dans la maison Karima Saïdi ripercorre i ricordi di una vita immortalando la madre malata in malinconici fermo immagine; Medium di Edgardo Cozarinsky è un raffinato riflesso del personale approdo alla musica della pianista Margarita Fernández; il corto Apiyemiyekî? di Ana Vaz rievoca un'energia ancestrale, soffocata con gli anni dai soprusi del colonialismo.

POPOLI 61:
POEMA DELLA CENERE

Mario Blaconà, Davide Perego, Marco Longo

Nel Concorso Internazionale, Dissipatio di Filippo Ticozzi trasforma l'esperienza del lockdown in una riflessione su socialità mancata e ascetismo; nel Concorso italiano, L'armee rouge è uno studio antropologico sulle forme meticce del presente italiano; Bulletproof di Todd Chandler rilancia l'indagine su paura, violenza e sicurezza nei licei statunitensi.