I RACCONTI
DELL’ORSO

Marco Longo

L'esordio di Samuele Sestieri e Olmo Amato, che arriva in sala dopo un ricco percorso nei festival internazionali, è un sorprendente viaggio di iniziazione al cinema, una felice anomalia tra le consuetudini del panorama italiano.

LA FORMA DELL’ACQUA

Lorenzo Pedrazzi

Vincitore del Leone d'Oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, il film di Guillermo Del Toro trasfigura la mitologia del "mostro", da minaccia all’ordine sociale a enigma solitario con cui si è disposti a empatizzare, in un momento di transizione fra due epoche storiche, quando la modernità si lascia alle spalle la classicità.

CHIAMAMI
COL TUO NOME

Francesco Giai Via

Abbandonata la tensione verso la monumentalità viscontiana, con Call Me by Your Name Guadagnino apre il proprio percorso a una rinnovata affezione per la presenza e il gesto, raccontando il tempo dell’innamoramento, essenza stessa del cinema.

THE MEYEROWITZ STORIES

Emiliano Dal Toso

Nonostante alcuni passi falsi per eccesso di verbosità, il decimo lungometraggio di Noah Baumbach conferma il talento del regista nel ritrarre l'universo obliquo di una famiglia disfunzionale, tra relazioni irrisolte e la continua necessità di aprirsi al cambiamento.

ELLA & JOHN –
THE LEISURE SEEKER

Mario Blaconà

Nel primo film americano di Paolo Virzì una narrazione troppo spesso stagnante non vanifica la riflessione malinconica e rispettosa sulla vecchiaia come traguardo e baratro della memoria.

LOVELESS

Edoardo Peretti

Il film di Andrey Zvyagintsev, Gran Premio della Giuria all’ultimo festival di Cannes, è una dura ricognizione su una società al grado zero d'umanità, affrontata con le tensioni di una regia che trascende l’immediatezza del naturalismo.

LA CONVOCAZIONE

Marco Longo

Scegliendo una rigorosa unità di luogo, spazio e azione, il secondo documentario di Enrico Maisto esplora il tema della giustizia come inedito oggetto relazionale, che dischiude la dialettica tra individuo e collettività.

DIRECTIONS

Erasmo De Meo

Presentato a Cannes, il film di Stephan Komandarev si impone come un ottimo esempio di cinema insieme teso e morale, caotico eppure riflessivo, dove le scelte di regia associano all’unità di luogo una molteplicità di livelli narrativi capaci di raccontare un intero paese.

TRE MANIFESTI
A EBBING, MISSOURI

Simone Spoladori

Tra i migliori titoli dell'ultimo concorso veneziano, il film di Martin McDonagh conferma il talento drammaturgico del suo autore e restituisce, in un disinvolto ma riuscito gioco combinatorio fra i generi, un piccolo paradigma provinciale degli Stati Uniti contemporanei.

CORPO E ANIMA

Claudio Panella

Con il suo film, Orso d'oro all'ultima Berlinale, Ildikó Enyedi torna alla regia e alle costanti del suo cinema: l'indagine psicologica di un'umanità di fronte a scelte esistenziali, nell'intreccio tra concretezza e magica spiritualità.