TORNERANNO I PRATI: GUERRA E PACE
Massimo D'Anolfi e Martina Parenti firmano un lucido film saggio sullo statuto dell’immagine in tempo di guerra e di pace, che dissotterra la materia su cui si basa un immaginario condiviso, e rilegge la storia dello spettacolo bellico attraverso il medium cinema.
IL CIELO BRUCIA
Non ci sono più spettri nel cinema di Christian Petzold. È la realtà a imporsi allo sguardo e chiedere ragione. Ma qual è la via per rappresentarla? Per rispondere al problema del realismo il regista tedesco apre una nuova fase del proprio cinema.
LA CHIMERA
Arriva in sala il quarto lungometraggio di Alice Rohrwacher, un film corale che riconnette con il passato sepolto della Storia. Cantastorie contemporanea, la regista si delinea come il più luminoso talento del cinema italiano.
TRENQUE LAUQUEN
Il lungometraggio di Laura Citarella si pone come un'opera aperta, polisenso, interminabile. Un film fluviale di quattro ore e mezza che riprogramma nel suo relativismo il senso dell'esperienza umana e cinematografica.
PATAGONIA
L'esordio al lungometraggio di Simone Bozzelli è un film dominato da una rappresentazione torbida dell'amore. Cura dell'altro e possesso si confondono in un viaggio verso un'illusione mai così dolorosa.
UNA STERMINATA DOMENICA
Premio speciale della giuria di Orizzonti a Venezia80, l'opera prima di Alain Parroni è il racconto di una generazione che brama l’immortalità in un mondo in cui non sembra più possibile immaginarsi un futuro. Un grido disperato nell'era dell’apocalisse digitale, dove le periferie del linguaggio contaminano il cinema d’autore.
IO CAPITANO
Premiato per la Miglior regia a Venezia80, il film di Matteo Garrone è un’opera essenziale nel racconto dei luoghi oscuri della contemporaneità. Con uno sguardo dall’alto, l’autore trova una via per il suo Pinocchio che per salvare se stesso comprenderà di dover trasformarsi in stormo.
GLI OCEANI SONO I VERI CONTINENTI
L'opera prima di Tommaso Santambrogio mette in relazione tre storie relative alle tre principali fasi della vita, che narrativamente sembrano non incontrarsi mai, ma sono tasselli comunicanti di un’unica trama affettiva, portando alla luce un interessante riflessione sul linguaggio cinematografico tra ieri e oggi.
OPPENHEIMER
Vent'anni dopo Memento Christopher Nolan raggiunge il punto apicale del proprio cinema, sempre più teso a un avanguardismo di massa impegnato a rendere visibili ed esperibili le nuove condizioni della conoscenza.
BARBIE
L’ormai miliardario film di Greta Gerwig si destreggia con maestria tra slanci comici e una vocazione femminista. Ma riesce a superare il limite di essere un film “brandizzato”?