AL MASSIMO
OTTIMA
TELEVISIONE

Alessandro Stellino

Sfatiamo un mito che va per la maggiore: l'idea che il miglior cinema, oggi, lo stia facendo la televisione. Il piccolo schermo guadagna in ampiezza, per far spazio a una TV sempre più "cinematic".

WHY I’M QUITTING TOBACCO (OR WHY I’M QUITTING TV)

Maurizio Buquicchio

Se negli ultimi anni la TV ha “rubato” pubblico al cinema lo ha fatto disilludendolo, convincendolo subdolamente che l’immagine in movimento non sia che un altro bene da consumare.

STATIONS OF LIGHT

Tommaso Isabella

Conversazione con Gibson e Recoder, il cui lavoro procede tra decostruzione e fantasmagoria, piacere visivo e riflessività, tra la fisicità artigianale di una camera oscura e la sovraesposizione concettuale del white cube.

IL CINEMA BIPOLARE DI JEAN EPSTEIN

Massimo Olivero

Quattordici film (1924-48) editi in un triplo cofanetto francese. Un punto di partenza essenziale per ripercorrere, e riscoprire defintivamente, la carriera di un grande teorico spesso trascurato come cineasta.

AMLETO AL GRANDANGOLO

Claudio Di Minno

Uccelli, orfani e pazzi di Juraj Jakubisko, “maestro nascosto” del cinema slovacco, è una meditazione shakespeariana (e metacinematografica) sui rapporti che legano illusione e follia.

RENOIR E IL SUO DOPPIO

Gabriele Gimmelli

L'esordio televisivo di Renoir è uno dei capolavori della sua tarda maturità. Un "racconto morale" che rielabora il romanzo di Stevenson per mettere in discussione i limiti fra libertà individuale e regole sociali.

APO(P)TEOSI EROTICA

Elisa Cuter, Giuseppe Fidotta

Manifesto di un'epoca, concentrato di arte pop(olare) e umori pre-sessantottini, rivisto oggi il "cult" di Vadim si rivela una parabola involontariamente profetica sulla (mancata) liberazione sessuale dell'Occidente.

ADOLESCENZA RUBATA

Giuseppe Paternò di Raddusa

A scuola, Cadenza d’inganno, L’intervallo: tre film di Leonardo Di Costanzo sull'adolescenza "difficile" nei rioni di Napoli. Opere che percorrono strade tanto interessanti quanto poco battute dal cinema italiano.

SOTTO IL VESTITO NIENTE. DIETRO L’IMMAGINE L’ANIMA

Daniela Persico

Vincitore ideale della 67° edizione del Festival di Cannes, il 25enne Xavier Dolan si conferma talento irresistibile e irriverente. Il suo è un cinema dell'intimità espansa, potente e selvaggio.