KIMI

Camilla Zurru

Per eccesso di consapevolezza o didascalismo, il film da piattaforma di Steven Soderbergh, che cala il contesto pandemico nella fitta rete della tecnologia di sorveglianza, non riesce a problematizzare fino in fondo i sintomi e l'arco drammaturgico della sua protagonista.

LABIRINTI
DELLO SGUARDO

Federico Pagello

Dietro a un plot per molti versi convenzionale, interamente messo in scena attraverso la lente di un Iphone, Unsane di Steven Soderbergh radicalizza a livello formale la riflessione intorno all’uso delle attuali tecnologie e ai discorsi dominanti che ne inficiano il controllo.