VENEZIA 82: UN MAGO SOTTO LE NUVOLE

Marco Grosoli

Come rappresentare i flussi della globalizzazione? È davvero sufficiente una mappa? E se invece fosse necessario rivolgersi a mappature dinamiche, quali forme bisognerebbe adottare? Implicitamente o meno, è a questi interrogativi che guardano gli ultimi due lavori di Olivier Assayas e Gianfranco Rosi.

VENEZIA 82: REMAKE

Marco Grosoli

L'ultima opera di Ross McElwee è una dolorosa, fragilissima ma lucida e quasi illuministica elaborazione di un lutto, che non si fa tuttavia mancare, oltre al rimorso, anche precisi agganci socio-geopolitici.

VENEZIA 82: LA VOCE DI HIND RAJAB

Marco Grosoli

Il problema del lungometraggio di Kaouther ben Hania non è tanto il suo carattere manipolatorio, quanto il rifiuto di seguire fino in fondo il suo sottotesto, ossia l’asimmetria, a posteriori, tra i due diversi modi di reagire all’orrore: istintualità frontale o ragione burocratica.

VENEZIA 82: UN FILM FATTO PER BENE

Marco Grosoli

Nel suo ultimo film Franco Maresco sfonda la più grande illusione di tutte, quella dell'essere, perseverando diabolicamente in quell’errore che è l’identità, fino a dissolverla, e indossando la propria maschera finché non c’è più né quella né il volto, ma solo lo sguardo.

IFFR 2025:
THROUGH CINEMA WE SHALL RISE –
seconda parte

Dalla retrospettiva Through Cinema We Shall Rise!, presentata alla 54esima edizione dell'nternational Film Festival Rotterdam, cosa rimane di politico nella posizione che il cinema contemporaneo fa assumere agli spettatori del presente?

IFFR 2025:
THROUGH CINEMA WE SHALL RISE – prima parte

Una riflessione su Through Cinema We Shall Rise!, retrospettiva presentata all'International Film Festival Rotterdam 2025 che ha raccolto alcuni dei film presentati ai festival di Tashkent 1958, Cairo 1960, Jakarta 1964: manifestazioni tese a consolidare i rapporti tra le nazioni africane e asiatiche, per mettere in pratica la decolonizzazione e perfezionare l’autodeterminazione.

VENEZIA 81:
HARVEST

Marco Grosoli

Nel suo ultimo film ciò che conta per Athina Rachel Tsangari, è restituire la sensazione epidermica che qualcosa di vivo sia davanti alla cinepresa, tentando di mettere in atto l’ambiziosa costruzione di un mondo che pulsa ben oltre i confini dell’inquadratura attraverso l’attitudine obliqua del film in costume.

VENEZIA 81:
BROKEN RAGE

Marco Grosoli

Broken Rage è l'opera definitiva di Takeshi Kitano. Un film yakuza crepuscolare che riesce a dare una forma compiuta a tutta la poetica del regista, conservandone la problematizzazione e disponendone uno di fianco all’altro gli elementi senza, volutamente, dare soluzioni.

VENEZIA 81:
WHY WAR,
BABY INVASION

Marco Grosoli

Nel suo ultimo film di Amos Gitai, partendo dall’immediata attualità, passa subito ai massimi sistemi, interrogandosi sull’ineliminabilità dell’aggressività umana, e imbastendo un arcano collage multidisciplinare che unisce, fra gli altri, musica, teatro e televisione, mentre Harmony Korine mette in scena il confine tra l’estasi mistica e il carattere fondamentale del contemporaneo, così come i media lo specchiano.

VENEZIA 81:
THE ROOM NEXT DOOR

Marco Grosoli

L'ultimo film di Pedro Almodovar si compiace troppo della propria chiusura testuale, tratteggiando una serie di personaggi rassegnati a diventare spettatori, e proponendosi ai propri spettatori da una comoda distanza di sicurezza.