ESPLORARE IL MISTERO

Emiliano Dal Toso

Di nuovo in sala in versione restaurata, Strade perdute di David Lynch ragiona sul cinema come mezzo espressivo che oltrepassa i limiti del reale e l’immaterialità del sogno. Un film di ipnosi e suggestioni, travestito da melò-noir altamente passionale.

MAYA DEREN.
THE TIME QUALITY
OF A WOMAN

Vanessa Mangiavacca

Protagonista della retrospettiva Amateur is a Lover, nell'ambito del festival Archivio Aperto, Maya Deren ha intuito strade e indicato vie prima di lei mai percorse. Donna capace di affermarsi in un mondo maschile, Deren è oggi più che mai riconosciuta come un’anticipatrice che sfugge alle definizioni, scomoda, sorprendente.

AMORE E MORTE

Vanessa Mangiavacca

In occasione dell'uscita in blu ray del restauro digitale di Ultimo Tango a Parigi, una riflessione sul film di Bernardo Bertolucci, che ha segnato e segna ancora oggi il dibattito sull'indipendenza del corpo femminile, facendosi ambiguo ma essenziale latore di un conflitto tra oggettivizzazione della fisicità della donna e sua liberazione.

UN’ICONA STRETTA

Mario Blaconà

Una riflessione su come lo studio dell'immagine nel cinema di Andrej Tarkovskij riesca ancora oggi a raccontare la contemporaneità, e di come anzi il senso di questo assoluto presente afflitto dal relativismo della post verità e della società liquida possa ritrovare una via solo nella ricerca della poesia come luce rivelatrice del vero senso del tempo.

ANATOMIA DELLA
MELANCONIA

Silvia Nugara

Crepuscolare e sensuale, l’opera di Jean Paul Civeyrac è incentrata sui temi del legame, del lutto e della melanconia. Il suo ultimo film Mes Provinciales è la summa di un percorso omaggiato lo scorso anno con una retrospettiva alla Cinémathèque Française.

CORAGGIO, PUBBLICO!

Erasmo De Meo

Le molte anime di Fassbinder vengono allo scoperto accostando i suoi lavori più cinematografici, come Le lacrime amare di Petra von Kant, a quelli televisivi. La ripubblicazione di Otto ore non sono un giorno è l’occasione perfetta per farlo.

VAGABONDAGGIO
ESISTENZIALE

Pietro Renda

Attraverso il suo cinema agrammaticale, fuori posto come un dramma kabuki in un saloon di San Francisco, Suzuki Seijun è riuscito a corrodere dall’interno la gabbia dorata dell’establishment.

LAUREL&HARDY:
L’INVENZIONE
DELLA LENTEZZA

Gabriele Gimmelli

Un estratto del saggio "Grandi affari (Big Business, James W. Horne, 1929) - Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza", edito da Mimesis Cinema/Origini, un testo chiave per comprendere la svolta decisiva che Laurel e Hardy imposero al proprio cinema e alla slapstick comedy: il fulcro dell'azione comica passa dalla gag in sé al modo in cui i due comici la porgono allo spettatore.

L’IRRUZIONE
DEL SONORO

Arianna Lodeserto

A partire da una recente proiezione capitolina de La stella del cinema di Mario Almirante, film "lungamente inseguito" dall'occhio critico di Ciro Giorgini, una ricognizione dell'avvento del sonoro in Italia sullo sfondo degli storici stabilimenti Cines di Roma.

BEFFA E COMICITÀ
NELLA NOVÁ VLNA

Edoardo Peretti

Il Bergamo Film Meeting ha dedicato una retrospettiva alla Nova Vlna, omaggiata anche dal Sottodiciotto Film Festival, permettendo di capire come quella stagione avesse nell'utilizzo di diverse forme del comico una caratteristica decisiva per veicolare la denuncia nei confronti del regime e la rivendicazione di nuove libertà.