VENEZIA 68: GROUND ZERO

Un bilancio finale per l'edizione della Mostra che meglio incarna gli otto anni della direzione Müller. Un composto panorama di autori, ricchissimo (forse troppo) di visioni, con una grande pecca: il cimitero degli elefanti italiani.

VENEZIA 68: CUT THE BULLSHIT

Giampiero Raganelli

Dal cimitero al campo di battaglia. Per Amir Naderi il cinema è un'ossessione, un'arte viva che sfrigola sotto la cenere. Ma c'è bisogno di samurai che siano in grado di difenderla senza dimenticare l'opera dei maestri del passato.

VENEZIA 68: WHEN THE END IS NEAR (THE ALPS ARE NEAR)

Giampiero Raganelli

Yorgos Lanthimos, regista di Alpis, spiega come il cinema greco può sopravvivere alla crisi e illustra il proprio metodo di lavoro. L'influenza di Cassavetes, Bresson e Buñuel e la famiglia disfunzionale come norma.

LOCARNO 64: PER UN CINEMA DI GUERRIGLIA

Olivier Père

Nella crisi dei sistemi tradizionali di finanziamento, il budget ridotto potrebbe rappresentare il futuro di un cinema più sincero, coraggioso, creativo e poetico. Parola del direttore artistico del Festival di Locarno.

LOCARNO 64: SETTE OPERE (PRIME E SECONDE) DI MISERICORDIA

Mastrantonio, Persico, Stellino, Vignati

Locarno si conferma palestra di talenti in nuce. Opere di diversa provenienza, ma tutte ugualmente caratterizzate da una sorprendente varietà di forme. Dall'animazione al documentario, dalla fantascienza al thriller, le scelte di Filmidee.

LOCARNO 64: NON SO COSA SIA LA REDENZIONE

Abel Ferrara

La conferenza stampa del regista di Fratelli e Il cattivo tenente a Locarno: gli esordi nell'exploitation, i rapporti con le Major, Redenzione e Perdono, il silenzio di Dio e... i “fottuti occhialini 3D”.