CANNES 76: EUREKA

Davide Palella

Presentato nell’inedita sezione Cannes Première, Eureka segna il ritorno alla regia, nove anni dopo Jauja, di Lisandro Alonso. Carico d’aspettative artistiche e produttive, il risultato finale appare più come momento di passaggio e riflessione nella filmografia dell’argentino.

CANNES 76: RIDDLE OF FIRE

Davide Palella

Il sorprendente esordio dell'americano Western Razooli, presentato alla 55esima Quinzaine des cinéastes, riabita con consapevolezza l'immaginario di una generazione di gamer, evocando così sentimenti puri e radicati nei recessi del cuore.

CANNES 76: THE SWEET EAST

Davide Palella

L'esordio alla regia di Sean Price Williams, navigato dop dell'indie statunitense, ha l'ardore di non prendersi troppo sul serio e con tono post mumblcore compone un ritratto sociopolitico di un'America che vende se stessa al miglior offerente.

INDOCILI:
NON ANDARTENE
DOCILE

Davide Palella

Ultimo appuntamento della stagione con la rassegna curata da Tafano al cinema Beltrade: cinque cortometraggi di altrettanti autori diversi per ricerca e percorso, ma capaci di intrecciarsi perfettamente allo spirito che anima l'iniziativa fin dal suo esordio.

CORPUS CALLOSUM LUMINIS

Davide Palella

Il canadese Michael Snow, artista totale e pioniere dello Structural film movement, è scomparso il 5 gennaio 2023. Con la sua morte se ne va uno degli ultimi grandi maestri della sperimentazione cinematografica statunitense. Un tentativo di sunto della carriera del regista.

LOCARNO 75:
CINEMA É CACHOEIRA

Davide Palella

Un’ampia conversazione con la regista brasiliana Ana Vaz sul suo primo lungometraggio, É noite na America, presentato nel Concorso Cineasti del presente del 75° Locarno Film Festival.

TRYING TO FIND NEW WAYS OF SEEING

Davide Palella

Una conversazione con Brandon Wilson, una delle voci più interessanti del panorama sperimentale contemporaneo, autore di opere dirompenti nell’utilizzo tecnico del mezzo e liriche nel sondare paesaggi e ambienti tanto organici quanto incorporei.

THE NORTHMAN

Davide Palella

Il terzo lungometraggio di Robert Eggers è uno strambo e post-moderno colossal in bilico costante tra l'aulico e il triviale, tra apparato produttivo e impulso artistico, secondo una costante negoziazione per la quale pare non esserci più spazio per il fuori campo.

DRIVE MY CAR

Davide Palella

Ryusuke Hamaguchi non pone alcuna discriminazione qualitativa tra opera d'arte e realtà, facendosi interprete così dell'antico pensiero giapponese che porta all'immanenza in ogni sua espressione, in contrapposizione a un presente in cui non sembra più esserci spazio per l’imprevisto e dove tutto diventa frutto di una prefigurazione professionale.

RE GRANCHIO

Davide Palella

Attraverso un'operazione quasi fantasmagorica che ricuce il presente con il passato, Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis elevano le potenzialità di un racconto orale fino a raggiungere le vette di una mitologia senza tempo.