AI LIMITI DELLA RAPPRESENTAZIONE
Con Roi Soleil Albert Serra allestisce una performance in una galleria d'arte in cui reiterare per alcune settimane l'agonia di Luigi XIV, interpretato dal suo attore feticcio, Lluís Serrat: ne nasce un film unico, uno studio sulla performance attoriale, da sempre perno dell'elaborata riflessione artistica del regista catalano.
IN LIBERO ESILIO
Premiato con l'Orso d'oro all'ultimo Festival di Berlino, Synonymes di Nadav Lapid è un film radicale sulla nozione di alterità ed esilio, che rivendica con furore il diritto di asilo a un paese che non esiste, se non come insieme di desideri e possibilità: il cinema.
IFFR 2019: CARTOGRAFIE INTERIORI
Presentato nella sezione Perspectives dell'International Film Festival Rotterdam dopo le selezioni al FIDMarseille e al Beijing International Short Film Festival, J di Gaetano Liberti, allievo di Béla Tarr, è un film misterioso e seducente, un viaggio ellittico negli anfratti percettivi della solitudine e delle relazioni.
LE INVASIONI BARBARICHE
Vincitore al Festival di Karlovy Vary e presentato all'interno della sezione Onde dello scorso Torino Film Festival, I Do Not Care If We Go Down in History as Barbarians, conferma il talento del romeno Radu Jude, tra i più significativi cineasti contemporanei.
LOCARNO 71:
L’ORGASMO FEMMINILE
Con Gangbyun Hotel Hong Sang-Soo supera i film precedenti e per la prima volta in assoluto lascia tutti gli attriti di coppia rigorosamente fuoricampo, cancellando sempre più ogni estrinsecazione grafica della differenza sessuale, a favore di un’uniformità che, guardata da vicino, si rivela pericolosamente irregolare e incoerente.
LOCARNO 71: DESERTO DI SOGNI PERDUTI
Il parco tecnologico di Sophia Antipolis, da cui prende il titolo il nuovo film di Virgil Vernier, è una zona grigia dello spirito che anela a un altrove e confida nell’avvento del nuovo, proprio come il ritorno liberatorio a una foresta soppiantata per la creazione di un sito artificiale.
LOCARNO 71:
CORPI TRA LE OMBRE
Come lampi che interrompono un'oscurità prolungata, domande aperte accompagnano il viaggio atemporale innescato da Fausto, opera tanto sfuggente quanto ammaliante della regista canadese Andrea Bussmann, presentata alla scorsa edizione del Festival di Locarno.
LA CONVERGENZA DELLA LOTTA
La regista e direttrice del Lovers Film Festival di Torino interviene sul film più discusso tra quelli in competizione all'ultimo Festival di Venezia: The Nightingale di Jennifer Kent. Un'opera simbolica e stilizzata che rovescia i ruoli di genere.
IMMAGINI SOTTO PROCESSO
Terminata la competizione a Venezia 75 con il folgorante Killing di Tsukamoto, fuori concorso si segnalano i documentari di Loznitsa e Kossakovsky, dagli esiti contrastanti. Tra i film di Orizzonti merita attenzione Yom Adaatou Zouli della siriana Soudade Kaadan.
UTOPIA FONDATIVA
In competizione a Venezia 75, Mario Martone presenta il film che chiude la sua trilogia sullo spirito della nazione, mentre Fuori concorso, Wiseman aggiunge l'ennesimo, straordinario tassello alla sua cartografia della società americana, e tra i film di Biennale College si fa notare Deva, dell'esordiente Petra Szocs.