Cinema del passato e cinema del futuro si intrecciano ancora una volta sulle pagine di filmidee. I due speciali di questo numero illustrano le anime differenti e complementari che caratterizzano la rivista, da sempre votata alla scoperta di nuove autorialità, ma anche a indagare le trasformazioni del cinema dopo l’avvento del digitale. Così, a una riflessione trasversale intorno al tema della rappresentazione della sessualità nel cinema mainstream, dal quale sembra essere stato definitivamente depurato, si accosta il ritratto di una regista in grado di unire modernità e sperimentazione come pochi altri nel panorama attuale. Ingiustamente trascurata dalla distribuzione italiana, la tedesca Maren Ade ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto con i tre film realizzati finora, rivoluzionando dall’interno le strutture narrative alla ricerca di una solidità strutturale che manca a molti. Come dimostra il sorprendente Toni Erdmann, tra i film più importanti presentati in concorso all’ultimo Festival di Cannes, che si spera possa trovare la strada delle nostre sale nei mesi a venire. Ai due speciali accostiamo la ricognizione nell’universo di due cineasti che hanno segnato la storia del cinema, due intellettuali che hanno fatto del dialogo la forma dialettica per dar vita a opere capaci di rivoluzionare il rapporto con gli spettatori. From the Vault di questo numero è dedicato a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, costruendo un percorso nei loro scritti che metta in evidenza la complicità e gli scambi in un cinema che nasce dal pensiero (oltre che dalle pratiche) di due intellettuali, rigorosi e pragmatici.

E per il quarto anno consecutivo siamo pronti a dare il via alla Filmidee Summer School, fiore all’occhiello delle attività legate al progetto di questa rivista, che fin dall’inizio non ha mai inteso essere solo una rivista. Nell’arco delle tre precedenti edizioni sono stai con noi oltre cento studenti, appassionati e giovani filmmaker provenienti da tutta Italia, insieme ai registi del cinema che più amiamo, da Gianfranco Rosi ad Alice Rohrwacher, da Pietro Marcello a Giovanni Columbu e Salvatore Mereu. Dal 25 luglio al 1 agosto prossimi, 34 partecipanti selezionati su un numero di richieste più che doppio, condivideranno un percorso formativo inedito e radicale in compagnia di Alessandro Comodin, Michelangelo Frammartino e João Nicolau, tra masterclass, laboratori di scrittura e di sviluppo, con il corollario di incantate visioni notturne. Ad aprire gli incontri, un ospite di particolare eccezione: Goffredo Fofi, per una conversazione aperta sul tema della militanza critica in un’epoca, la nostra, marcata da disimpegno e disincanto. Proprio a lui dedicheremo sul prossimo numero la sezione From the Vault, con la riproposizione di alcuni tra i suoi testi più lucidi e corrosivi, insieme a un’approfondita intervista. Perché se anche sentiamo di non avere padri putativi, ci sono fari che con il loro vivido e appassionato sguardo sul mondo (e sul cinema) hanno illuminato e continuano a illuminare la nostra strada.

Daniela Persico / Alessandro Stellino