Si è tenuta giovedì 2 febbraio la riunione di giuria per decretare i progetti vincitori del bando di concorso Video Essay: a New Way to See, realizzato il contributo della Compagnia di San Paolo di Torino nell’ambito del  bando “ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative”, finalizzato a favorire a livello nazionale la produzione culturale attraverso il sostegno a progetti nelle arti visive, performative e negli altri linguaggi espressivi della cultura contemporanea. Alla presenza delle coordinatrici del progetto, Daniela Persico e Chiara Grizzaffi, si sono riuniti i sei filmmaker/tutor, Fatima Bianchi, Irene Dionisio, Luca Ferri, Anna Franceschini, Diego Marcon, Leandro Picarella e il critico cinematografico Paolo Mereghetti per decretare la rosa dei vincitori, tenendo conto dell’originalità, della pertinenza e dell’approfondimento dei progetti presentati.

La giuria ha premiato sei progetti, a cui – vista la qualità delle proposte pervenute – si è scelto di aggiungerne due supplementari. Nel loro complesso, gli otto progetti ci restituiscono uno sguardo sul cinema italiano che, senza pretendere di esaurirne la complessità, ne mette in luce numerose sfaccettature: ai percorsi tematici si affiancano riflessioni sugli autori e sugli attori del nostro cinema, in un percorso originale e variegato di riscoperta e di rilettura del nostro patrimonio di immagini.

Il programma della settimana di residenza (dal 27 febbraio al 5 marzo a Torino) sarà reso pubblico la prossima settimana. Alcune masterclass e proiezioni saranno aperte al pubblico.

37 film per una casa – Arianna Lodeserto

Il filo rosso dell’emergenza abitativa costituisce lo spunto per un’indagine volta a riscoprire l’intatta e folgorante poesia di quel “cinema minore” (eterogeneo e spesso sommerso negli archivi) che ci restituisce le vicende dell’edilizia popolare romana e i suoi paradossi. A dare corpo e immagine, attraverso il videosaggio, a questa storia controversa saranno girati muti, non finiti, brandelli di cinema spesso senza autore, inchieste militanti e opere sperimentali, accanto a perle del cinema del reale italiano, come le opere di Lino Del Fra e Cecilia Mangini.

Progetto seguito da Anna Franceschini

Nel sottobosco di un cinema dimenticato: Franco Piavoli – Marco Bellani

Il cinema di Franco Piavoli rifiuta l’egemonia della parola per affidarsi alle immagini e alla loro forza poetica. Quella dei suoi film – dai cortometraggi come Emigranti (1963) e Domenica sera (1962), fino a capolavori come Pianeta azzurro (1982) e Nostos (1989) –  è una partitura visiva attentamente costruita attraverso il montaggio. Per questo, la sua filmografia è adatta a essere riletta e riscoperta attraverso una forma audiovisiva di riflessione che interroghi la struttura poetica e “musicale” del suo cinema.

Progetto seguito da Fatima Bianchi

Agency al femminile nei film di Lina Wertmüller – Annalisa Pellino

Nel cinema grottesco e esagerato di Lina Wertmüller i personaggi femminili, seppure contraddittori e talvolta controversi, hanno una capacità di agency, di autodeterminazione che spesso sovverte ruoli e convenzioni sociali, rendendo le protagoniste dei suoi film ben più che semplici “spalle”, funzionali solo allo sviluppo di una trama costruita solo intorno al personaggio maschile. Il video essay esplorerà proprio l’universo femminile sfaccettato e complesso tratteggiato dalla regista.

Progetto seguito da Irene Dionisio

Il principe e ­’a livella – Gabriele Gimmelli

“La mia comicità ha sempre un fondo macabro, tragico”, diceva Antonio De Curtis, e in effetti il cinema di Totò è letteralmente disseminato di cadaveri veri e finti, di bare, funerali e cimiteri. Attraverso la sua comicità, che contrariamente a quanto si crede è più fisica che dialogica, più visiva che verbale, Totò non si limita a descrivere la morte, ma la rappresenta “fisicamente”, in tutta la sua sgradevole evidenza, e allo stesso tempo la esorcizza. Il videosaggio intende mettere in luce gli aspetti più inquietanti e sinistri della prossemica del comico napoletano, individuando film dopo film una continuità che non è solo tematica, ma anche gestuale e mimica.

Progetto seguito da Diego Marcon

Nichetti: comico spaventato guerriero – Alberto Angelini, Simone Vacca

Quello di Maurizio Nichetti è un cinema tutto da riscoprire: a cavallo fra sperimentalismo giocoso e commedia sofisticata, esperto bricoleur e portavoce di una via “emotiva” agli effetti speciali, da sempre interessato più al lato puramente “linguistico” che a quello narrativo del medium, Nichetti ha cercato di espandere le potenzialità tecniche e di linguaggio del cinema italiano. Attraverso il videosaggio, si indagheranno i molteplici livelli espressivi (sul piano del sonoro, del montaggio, dell’utilizzo del colore e della luce, dei movimenti di macchina) di una cinematografia che costituisce un unicum nel panorama italiano.

Progetto seguito da Luca Ferri

La verità negli occhi, la sofferenza nelle mani e il mare come testimone: il cinema di Caligari – Lorena Antonioni

Occhi persi nell’estasi dell’eroina, sguardi allucinati, velati da una tristezza che scava il volto e l’anima: i personaggi del cinema di Caligari – cineasta underground il cui talento è stato riconosciuto solo alla sua morte, dopo una vita da invisibile – sono legati da una coerenza narrativa che percorre tutti e tre i suoi film. Nel suo cinema, disperato e vitale, gli occhi sono testimoni di una storia, le mani artefici di un destino senza lieto fine, e il mare l’orizzonte irraggiungibile di questi personaggi affamati di adrenalina. Se gli occhi racchiudono il vissuto dei protagonisti dei film di Caligari, al video essay spetta il compito di ricambiarne lo sguardo.

Progetto seguito da Leandro Picarella

La maschera del moderno – Federico Palmerini

Nel cinema di Luigi Comencini i confini fra tragico e comico sono sottili, e lo spazio della commedia spesso si apre tra i risvolti dimessi del quotidiano, perfino fra le macerie e i morti della guerra. Attraverso le due opere che aprono la sua produzione degli anni Sessanta, Tutti a casa (1960) e A cavallo della tigre (1961) Comencini affronta le conseguenze della modernizzazione in Italia non guardando ai vincitori, a chi ce l’ha fatta, ma ai vinti, ai perdenti. Il video essay interrogherà le immagini del dittico di Comencini, riscoprendo la forza espressiva dei film, stabilendo fra di essi un dialogo, e lasciando che siano proprio i suoi personaggi straordinari a raccontarsi.

Progetto seguito da Chiara Grizzaffi

Francesco Barilli: un’altra prospettiva sugli ultimi 50 anni di cinema italiano – Carlo Ugolotti

Attore per alcuni dei più grandi registi italiani (Bertolucci, Pietrangeli, Bolognini) Francesco Barilli è stato anche un regista e uno sceneggiatore capace di reinterpretare in maniera originale e personale gli stilemi del cinema di genere – con uno sguardo attento al lavoro di maestri come Hitchcock, Bava, Polanski e Argento – o perfino di inaugurare certi filoni, come il cannibal movie. La forma audiovisiva permetterà di mettere in luce i motivi iconografici e tematici di un cinema da riscoprire, in bilico fra l’omaggio ai generi e alle produzioni di respiro internazionale e la ricerca di una visione originale e di una poetica personale.

Progetto seguito da Federico Di Corato