Nell’anno dell’Oscar vinto da The Artist di Michel Hazanavicius, Tabu di Miguel Gomes ha rivelato con potenza il talento di un autore al suo terzo lungometraggio, pronto a entrare nella lista dei favoriti dalla nuova cinefilia. Laddove nel film francese il ricorso al cinema muto era del tutto pretestuoso, un escamotage buono a fornire una parvenza di originalità a un innocuo divertissement scritto a tavolino, il portoghese gettava un ponte tra persistenza della classicità e contemporaneità delle immagini, radicando la propria necessità in una specularità di racconto capace di riflettere il corpo tangibile della materia filmica nel fantasma della propria dissoluzione.

Poi sono arrivate le sette ore di Le mille e una notte – Arabian Nights, a spalancare ulteriormente la dimensione filmica, trasfigurativa e sognante del regista, a inglobare una volta per tutte realtà e finzione in un’opera mondo radicata con forza nel suo territorio di appartenenza. Come Achab con la sua balena, Gomes ha inseguito la propria ossessione articolando un film monstre che disintegra di continuo il proprio presupposto affabulativo, nel quale “gli enunciatori si susseguono inventando nuove relazioni tra una cronaca politica e sociale e un’elaborazione narrativa che prende le vesti di un’aporia, di una messa in scena brechtiana, di un’indagine documentaria, in una schivata continua della corrispondenza tra attese e soluzioni”.

Siamo quindi entusiasti di poter annunciare la partecipazione di questo straordinario cineasta alla 5° Filmidee Summer School, che si terrà presso il resort Golfo dell’Asinara in Sardegna dal 24 al 31 luglio 2017.