L’associazione Filmidee è orgogliosa di presentare sabato 4 novembre a Torino (sala Cinema Massimo, ore 20.30) il risultato finale del progetto Video Essay: a New Way to See, finanziato con il contributo della Compagnia di San Paolo nell’ambito bando ORA! Linguaggi Contemporanei e Produzioni Innovative e con la collaborazione dell’associazione Museo Nazionale del Cinema.

Per una controstoria del cinema italiano è un programma di 8 videosaggi sulla nostra cinematografia nazionale, e soprattutto su cineasti e artisti meno noti o da riscoprire. Pratiche militanti, film di genere, divi di cui esplorare il lato oscuro: gli otto video che compongono il lavoro finale tracciano un itinerario asistematico, che procede per deviazioni rispetto al canone del grande cinema italiano d’autore. Si va dalla modernità degli sconfitti di Luigi Comencini alle complesse partiture visive di Franco Piavoli; dalla forza sovversiva dei film militanti romani alla disperazione vitale del cinema di Claudio Caligari; dall’immaginario macabro che contraddistingue la comicità di Totò a quello raccapricciante del giallo di Francesco Barilli; dalla sperimentalismo visivo e dall’umorismo sofisticato di Maurizio Nichetti allo sguardo grottesco e satirico di Lina Wertmüller.

Il progetto si è realizzato in più fasi, tra ottobre 2016 e marzo 2017. Sono stati organizzati alcuni incontri pubblici di introduzione alla forma del videosaggio con Catherine Grant, Adrian Martin, Cristina Álvarez López e Thom Andersen a Torino, a Milano e a Roma. La produzione del lavoro finale si è svolta durante una settimana di residenza a Torino – presso Luoghi Comuni – Residenza San Salvario. Vi hanno partecipato otto giovani studiosi selezionati attraverso un bando e affiancati da altrettanti docenti e filmmaker con il ruolo di tutor.

Programma:

La maschera del moderno. Un videosaggio su Luigi Comencini / Federico Palmerini, tutor Chiara Grizzaffi

Durata: 7’31’’

Nel cinema di Luigi Comencini i confini fra tragico e comico sono sottili, e lo spazio della commedia spesso si apre tra i risvolti dimessi del quotidiano, perfino fra le macerie e i morti della guerra. Attraverso le due opere che aprono la sua produzione degli anni Sessanta, Tutti a casa (1960) e A cavallo della tigre (1961) Comencini affronta le conseguenze della modernizzazione in Italia non guardando ai vincitori, a chi ce l’ha fatta, ma ai vinti, ai perdenti. Il video essay interrogherà le immagini dei film riscoprendone la forza espressiva e stabilendo fra di essi un dialogo, lasciando che siano i personaggi e lo stesso Comencini a raccontarsi.

La morte e il principe / Gabriele Gimmelli, tutor Diego Marcon

Durata: 8’30’’

“La mia comicità ha sempre un fondo macabro, tragico”, diceva Antonio De Curtis, e in effetti il cinema di Totò è letteralmente disseminato di cadaveri veri e finti, di bare, funerali e cimiteri. Attraverso la sua comicità, che contrariamente a quanto si crede è più fisica che dialogica, più visiva che verbale, Totò non si limita a descrivere la morte, ma la rappresenta “fisicamente”, in tutta la sua sgradevole evidenza, e allo stesso tempo la esorcizza. Il videosaggio intende mettere in luce gli aspetti più inquietanti e sinistri della prossemica del comico napoletano, individuando film dopo film una continuità che non è solo tematica, ma anche gestuale e mimica.

Transiti. Dialettiche di coppia nel cinema di Lina Wertmüller / Annalisa Pellino, tutor Irene Dionisio Durata: 10’25’’

Nel cinema grottesco e esagerato di Lina Wertmüller i personaggi femminili, seppure contraddittori e talvolta controversi, hanno una capacità di agency, di autodeterminazione che rende le protagoniste dei suoi film ben più che semplici “spalle”, funzionali solo allo sviluppo di una trama costruita intorno al personaggio maschile. Il videosaggio prende in esame i film che la regista romana ha girato con la coppia Melato-Giannini per dimostrare come le dinamiche relazionali fra maschile e femminile sfuggano a qualunque riduzione schematica per far risaltare, piuttosto, la rigidità soffocante delle strutture sociali e dei rapporti di classe.

La Giungla: Modernità e tribalismo. “Il profumo della signora in nero” di Francesco Barilli / Carlo Ugolotti, tutor Federico Di Corato

Durata: 7’47’’

Attore per alcuni dei più grandi registi italiani (Bertolucci, Pietrangeli, Bolognini) Francesco Barilli è stato anche un regista e uno sceneggiatore capace di reinterpretare in maniera originale e personale gli stilemi del cinema di genere – con uno sguardo attento al lavoro di maestri come Hitchcock, Bava, Polanski e Argento – o perfino di inaugurare certi filoni, come il cannibal movie. La forma audiovisiva permetterà di mettere in luce, attraverso il rimontaggio analitico del suo Il profumo della signora in nero, i motivi iconografici e tematici di un cinema da riscoprire, in bilico fra l’omaggio ai generi e alle produzioni di respiro internazionale e la ricerca di una visione originale e di una poetica personale.

trentasette film per una casa / Arianna Lodeserto, tutor Anna Franceschini

Durata 10’57’’

Il filo rosso dell’emergenza abitativa costituisce lo spunto per un’indagine volta a riscoprire l’intatta e folgorante poesia di quel “cinema minore” (eterogeneo e spesso sommerso negli archivi) che ci restituisce le vicende dell’edilizia popolare romana e i suoi paradossi. A dare corpo e immagine, attraverso il videosaggio, a questa storia controversa saranno girati muti, non finiti, brandelli di cinema spesso senza autore, inchieste militanti e opere sperimentali.

Tre storie un’anima. Il cinema di Claudio Caligari / Lorena Antonioni, tutor Leandro Picarella

Durata 9’17’’

Occhi persi nell’estasi dell’eroina, sguardi allucinati, velati da una tristezza che scava il volto e l’anima: i personaggi del cinema di Caligari – cineasta underground il cui talento è stato riconosciuto solo alla sua morte, dopo una vita da invisibile – sono legati da una coerenza narrativa che percorre tutti e tre i suoi film. Nel suo cinema, disperato e vitale, gli occhi sono testimoni di una storia, le mani artefici di un destino senza lieto fine, e il mare l’orizzonte irraggiungibile di questi personaggi affamati di adrenalina. Se gli occhi racchiudono il vissuto dei protagonisti dei film di Caligari, al video essay spetta il compito di ricambiarne lo sguardo.

Unveiling Nichetti / Alberto Angelini e Simone Vacca, tutor Luca Ferri

Durata 5’52’’

Quello di Maurizio Nichetti è un cinema tutto da riscoprire: a cavallo fra sperimentalismo giocoso e commedia sofisticata, esperto bricoleur e portavoce di una via “emotiva” agli effetti speciali, da sempre interessato più al lato puramente “linguistico” che a quello narrativo del medium, Nichetti ha cercato di espandere le potenzialità tecniche e di linguaggio del cinema italiano. Attraverso l’occultamento “letterale” della figura di Nichetti il videosaggio opera lo svelamento simbolico di una cinematografia che costituisce un unicum nel panorama italiano.

essere umano: Storia di un vivente tra gli altri. Un videosaggio sul cinema di Franco Piavoli / Marco Bellani, tutor Fatima Bianchi

Durata: 6’29”

Il cinema di Franco Piavoli rifiuta l’egemonia della parola per affidarsi alle immagini e alla loro forza poetica. Quella dei suoi film – dai cortometraggi come Emigranti (1963) e Domenica sera (1962), fino a capolavori come Pianeta azzurro (1982) e Nostos (1989) – è una partitura visiva attentamente costruita attraverso il montaggio. Per questo, la sua filmografia è adatta a essere riletta e riscoperta attraverso una forma audiovisiva di riflessione che interroghi la struttura poetica e “musicale” del suo cinema.