ABACUC

Gabriele Gimmelli

Il film di Luca Ferri sfugge a griglie interpretative troppo strette. Conviene piuttosto lasciarsi andare al suo fascino “primitivo”, all'incanto di una regia che sembra dimenticarsi di un oltre un secolo di storia del cinema.

TAXI TEHERAN

Silvia Nugara

Orso d'Oro a Berlino 2015, il film di Jafar Panahi è l'ennesimo capitolo di un corpo a corpo con i dettami della repressione: un taxi si apre alla realtà della società iraniana, il cinema rinnova il proprio impegno di libertà.

CRIMSON PEAK

Lorenzo Pedrazzi

Omaggio definitivo di Del Toro ai suoi numi cinematografici e narrativi: un film piacevolmente anacronistico – seppure non del tutto riuscito – rispetto alle attuali tendenze di Hollywood in materia di spettri e case infestate.

RITORNO ALLA VITA

Stefano Murgia

Il ritorno di Wenders al cinema di finzione propone un uso empatico del 3D e dei movimenti di macchina, ma l’intimità coi soggetti non sempre corrisponde all’esplorazione profonda della tragedia di cui sono protagonisti.

SICARIO

Emanuele Tealdi

Nel thriller di Denis Villeneuve, a regnare incontrastato è il primato dello spazio: il confine tra Messico e Stati Uniti diviene così il teatro di una storia senza redenzione, senza giustizia e, soprattutto, senza fine.

LIFE

Matteo Fumagalli

Il film del regista olandese Anton Corbijn, dedicato al rapporto tra l'icona James Dean e il fotografo Dennis Stock, patisce tutti i limiti di uno sguardo raggelato ed estetizzante, incapace di soffiare vita sui personaggi.

INSIDE OUT

Edoardo Becattini

Un successo (quasi) unanime per il nuovo lungometraggio targato Pixar: merito di Pete Docter e Ronnie Del Carmen, che sondando le potenzialità dello storytelling tradizionale hanno raccontato le emozioni attraverso le emozioni.

DOVE ERAVAMO RIMASTI

Giuseppe Paternò di Raddusa

Complici i limiti di sceneggiatura e una diva prossima alla maniera, il film di Jonathan Demme cede alla tentazione del consenso unanime e si rivela il modesto contraltare del virtuoso Rachel sta per sposarsi.