LOVE LIES BLEEDING
Il film di Rose Glass si distingue per la natura politica del suo linguaggio, per il gioco con i generi cinematografici, e per la necessità di creare nuove strutture di grammatica visiva che si distacchino dalla modalità di consumo maschile.
VENEZIA 81: HARVEST
Nel suo ultimo film ciò che conta per Athina Rachel Tsangari, è restituire la sensazione epidermica che qualcosa di vivo sia davanti alla cinepresa, tentando di mettere in atto l’ambiziosa costruzione di un mondo che pulsa ben oltre i confini dell’inquadratura attraverso l’attitudine obliqua del film in costume.
VENEZIA 81: BROKEN RAGE
Broken Rage è l'opera definitiva di Takeshi Kitano. Un film yakuza crepuscolare che riesce a dare una forma compiuta a tutta la poetica del regista, conservandone la problematizzazione e disponendone uno di fianco all’altro gli elementi senza, volutamente, dare soluzioni.
VENEZIA 81: WHY WAR, BABY INVASION
Nel suo ultimo film di Amos Gitai, partendo dall’immediata attualità, passa subito ai massimi sistemi, interrogandosi sull’ineliminabilità dell’aggressività umana, e imbastendo un arcano collage multidisciplinare che unisce, fra gli altri, musica, teatro e televisione, mentre Harmony Korine mette in scena il confine tra l’estasi mistica e il carattere fondamentale del contemporaneo, così come i media lo specchiano.
VENEZIA 81: THE ROOM NEXT DOOR
L'ultimo film di Pedro Almodovar si compiace troppo della propria chiusura testuale, tratteggiando una serie di personaggi rassegnati a diventare spettatori, e proponendosi ai propri spettatori da una comoda distanza di sicurezza.
VENEZIA 81: THE BRUTALIST
L'ultimo film di Brady Corbet, attraverso la storia del suo protagonista, mette insieme tasselli drammatici che uniscono potenza figurativa e sobrietà, anche grazie al legame costruito da un montaggio radicalmente astratto e concettuale.
CINEMA ON THE DOCKS OPEN SPACE
Cineteca Milano e Filmidee, con il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno del Locarno Film Festival, hanno deciso di mettere a punto il programma Cinema on the Docks Open Space, un incubatore culturale pensato per valorizzare i progetti a lungo termine di giovani filmmaker e producer.
NON AL DENARO NON ALL’AMORE
Una conversazione con Helena Klotz, che nel suo lungometraggio Spirit of Ecstacy compone una narrazione e una messa in scena da un'identità fluida, non solo rispetto al genere della protagonista, ma anche nella sua insistenza nel giocare con archetipi e stereotipi del cinema d'autore contemporaneo.
DA PERSONA A PERSONAGGIO
Una conversazione con María Gisele Royo e Julia de Castro, che nel loro lungometraggio On the Go sviluppano un racconto di formazione che si libera dal passato e che cerca se stesso per (auto)definire la sua libertà.
TRA LE PIEGHE DEL LINGUAGGIO
Una conversazione con Nele Wohlatz, che nel suo ultimo lungometraggio, Sleep with Your Eyes Open, mette in scena un disagio identitario calato in un panorama linguistico che nel dialogo non trova uno sfogo ma un’assenza.