UNREST

Laura D Angeli

Nel suo ultimo film Cyril Schäublin parte da una fabbrica di orologi svizzera di fine Ottocento per mettere in discussione ingranaggi e gerarchie della società odierna, dove chi detiene il controllo del tempo esercita, inevitabilmente, un potere.

IL POSTO

Benedetta Capponi

Attraverso un ritratto intimo e dolente dei suoi protagonisti, il film di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese racconta la lotteria dei concorsi pubblici che anima, da Sud a Nord, l'intera Italia.

TÁR

Andrea Tiradritti

Nel suo acclamato ritorno alla regia Todd Field utilizza le sfocate lenti del MeToo e del thriller intimista per raccontare la caduta di un personaggio irrisolto, simbolo di una postura verso la violenza e di un modo di ritrarre il femminile che vale la pena discutere.

GLI SPIRITI
DELL’ISOLA

Sara Gelao

Martin McDonagh costruisce una black comedy declinata all’irlandese per mettere in scena la (in)sensatezza e (in)finitezza del tempo di ognuno di noi e delle nostre relazioni.

ALL THE BEAUTY
AND THE BLOODSHED

Camilla Zurru

Con All the Beauty and the Bloodshed, Leone d'Oro a Venezia 79, Laura Poitras rinuncia all’investigazione minuziosa tipica dei suoi lavori precedenti e accompagna lo spettatore attraverso la ricerca di una consapevolezza storica, intesa come unica modalità possibile per creare arte politica.

GIGI LA LEGGE

Marco Longo

Presentato a Locarno 75 dove ha vinto il Premio speciale della giuria, il terzo lungometraggio di Alessandro Comodin rilancia il suo cinema confermando la sua capacità di condensare, dietro a tocchi naïf, l'esplorazione del linguaggio e la forza del sentimento.

A HUMAN
POSITION

Luca Mannella

Anders Emblem affronta un tema importante e attuale: il rimpatrio forzato dei migranti in un paese come la Norvegia. Il problema sta tutto nella posizione adottata. Dove si colloca il dolore? Da chi e come viene esperito? Come viene mostrato e raccontato?

GREAT FREEDOM

Valentina Pietrarca

Intrecciando desiderio, sessualità e repressione, il Kammerspiel carcerario di Sebastian Meise plasma la forma cinematografica intorno all'indagine delle politiche del corpo. Premiato a Cannes nel 2021 in Un Certain Regard.

UN BEL MATTINO

Ilaria Scarcella

Il film di Mia Hansen-Løve scorre facendo della semplicità del quotidiano un'azione chiarificatrice. Nel cinema della regista la dimensione del transito, solitamente compressa nell’economia del linguaggio, diventa sintassi capace di muovere i personaggi nel tempo della vita.

LA LIGNE

Martina Arrigoni

Nonostante una maggiore fragilità rispetto ai film precedenti, Ursula Meier riconferma l’importanza di uno sguardo che si interroga sul concetto dei ruoli all’interno dell’infrastruttura familiare.