VENEZIA 79:
IN ATTESA DI NIENTE

Valentina Pietrarca, Emanuele Tresca

Mentre Margini di Niccolò Falsetti guarda con dolorosa nostalgia a un mondo, quello della provincia italiana, in continua e lenta estinzione, con Blue Jean Georgia Oakley offre un quadro lucido della situazione politica e sociale del Regno Unito nel 1988, attraverso una storia che si muove, di contro, su un piano del tutto privato.

VENEZIA 79:
WHEN THE WAVES ARE GONE

Marco Grosoli

Dopo alcuni titoli in cui la metafora politica era più velata, in quest'ultima opera Lav Diaz affronta la questione di petto, ma il vero valore del film sta nello schema drammaturgico che lo innerva, e soprattutto nel modo in cui, da questo schema, il film riesce a liberarsi.

VENEZIA 79:
FIAT PSYCHOSIS, PEREAT MUNDUS

Marco Grosoli

Con Padre Pio Abel Ferrara raccoglie l'involontaria eredità pasoliniana, ragionando e mettendo in scena il rapporto ambivalente tra nevrosi e psicosi, un percorso che parte dallo stigma borghese e arriva alla fede cattolica.

THINK INVISIBLE THINGS

Filmidee

In programma 5, 6 e 7 settembre a Cosenza, torna il Laterale Film Festival, festival internazionale non competitivo che continua un percorso di valorizzazione di cortometraggi originali e insoliti, che spesso ingiustamente non trovano l’attenzione meriterebbero.

I FANTASMI
DI OLIVIER

Marco Longo

Assayas rifà Assayas: questa volta Irma Vep è una serie, e alle ossessioni del film del 1996 si aggiungono i bilanci e le domande dei lavori più recenti. La più urgente: perché dovremmo continuare a fare cinema?

NOPE:
GOOD TIMES / BAD TIMES

Leonardo Strano, Mario Blaconà

Il nuovo film di Jordan Peele si distingue come un oggetto non identificato particolarmente divisivo: segnale di un cinema in grado di fondere teoria e intrattenimento o epigono di un certo vizio del cinema contemporaneo, chiuso in un inseguimento del senso fine a se stesso?

LOCARNO 75:
FERITE CHE UNISCONO

Francesca Monti

Partendo da una situazione narrativa cinematograficamente inflazionata, quella di un dramma famigliare, Tengo sueños eléctricos di Valentina Maurel, miglior regia e migliori attori nel Concorso internazionale, stupisce per la forza dei suoi personaggi e per la tensione autentica con cui ricostruisce i loro disequilibri affettivi.

LOCARNO 75:
CINEMA É CACHOEIRA

Davide Palella

Un’ampia conversazione con la regista brasiliana Ana Vaz sul suo primo lungometraggio, É noite na America, presentato nel Concorso Cineasti del presente del 75° Locarno Film Festival.

LOCARNO 75:
ANATOMIA DEL MOSTRO

Ilaria Scarcella

Una conversazione con Francesco Montagner, tornato a Locarno dopo il successo di Brotherhood con il cortometraggio Asterión: una riflessione sul rapporto tra l'uomo e l'animale affrontata con grande tensione sperimentale e aperta a una lettura del maschile e dei suoi fantasmi.

LOCARNO 75:
A FAILED TAKE,
THE BEST TAKE

Davide Palella, Sebastian Petri

Una densa, ricchissima conversazione con Hilal Baydarov, all'indomani della presentazione del suo Sermon to the Fish nel Concorso internazionale di Locarno. Una ricognizione delle motivazioni profonde che spingono alla creazione, tra le difficoltà di fare cinema in Azerbaijan e precise scelte di relazione con il pubblico.