TITANE

Mario Blaconà

In Titane Julia Ducournau aggira la gabbia della drammaturgia classica attraverso un’immagine diventata ormai una cosa a sé stante, oltre il genere e la morale, verso una nuova poetica dell'inanimato, senza avventure, senza prove, senza resurrezioni.

UN MONDE FLOTTANT

Davide Palella

Tassello più recente di una “trilogia giapponese” composta dai precedenti Si loin, si proche e Arrière-saison, il film di Jean-Claude Rousseau dispiega una riflessione che tocca Ozu e la natura dei formati, configurandosi come opera pacata e meditativa ma capace di strappi inattesi, che chiamano in causa l’occhio dello spettatore.

DUNE

Leonardo Strano

Villeneuve adatta il romanzo irrappresentabile di Frank Herbert consumandone gli afflati per un discorso teorico sulla scomparsa delle grandi narrazioni e sulla complementare seduzione sensoriale a cui tendono le immagini.

LESSONS OF LOVE

Carlotta Centonze

Senza facili soluzioni o una vera redenzione, Chiara Campara mette in scena con compostezza una storia di formazione dai confini sfumati, senza un inizio e una fine, in cui è difficile orientarsi alla ricerca di una svolta, se non nel piano delle sensazioni.

DAU: NATASHA

Mario Blaconà

Una disamina "sui generis" di uno dei re-enactment artistici più importanti degli ultimi anni, tratto dal progetto monumentale DAU, che con sorprendente lucidità ha saputo mettere in scena le confluenze più inaspettate tra cinema e vita, nel duello perenne già perso dal Mito e già vinto dalla Storia.

PER LUCIO

Laura D Angeli

Pietro Marcello ripercorre e omaggia la vita di Lucio Dalla, profeta e interprete dello spirito del proprio tempo, in un documentario che trascende la dedica soggettiva e diviene a poco a poco una riflessione sul modo di intendere l'arte e la poesia in rapporto alla stessa Storia.

MY OCTOPUS TEACHER

Emilio Maggio

Il documentario di Pippa Erlich e James Reed, sotto la supervisione del filmmaker Craig Foster, contiene, al di là delle sue intenzioni e dei suoi meriti, una innegabile fascinazione per la questione, quantomai etica, delle potenzialità di un corpo.

RIFKIN’S FESTIVAL

Dario Gigante

To San Sebastián with love. Woody Allen torna in Europa per un’ulteriore, sincera disanima dei suoi tormenti e una dichiarazione d’amore al suo cinema di riferimento.

UN ALTRO GIRO

Davide Perego

Cosa dovrebbe scandalizzare tanto dell'ultimo film di Thomas Vinterberg? Nulla. Il film vincitore dell'Oscar come miglior straniero è debole e privo di eccessi, nonostante venga presentato al pubblico come un'opera controversa e provocatoria.

MATERNAL

Vanessa Mangiavacca

Quello della Delpero è un film di silenzi, di dialoghi ridotti all’essenziale, in cui la regista mette da parte non solo le esplorazioni psicologiche che si prestano a un trauma, ma anche l’approfondimento del contesto sociale dell’Argentina, paese in cui l’aborto è ancora a tutti gli effetti illegale.