INDOCILI: SONNENSTUBE
In Sonnenstube Davide Palella compone un omaggio a un umile testimone della storia della luce, trasfigurando il documentario d'archivio per evocare una sfida che riguarda l'invisibile e i limiti della rappresentazione.
FILMMAKER FEST 42: NUIT OBSCURE
Dopo il passaggio al 75esimo Festival di Locarno, Nuit Obscure – Feuillets sauvages vince il Filmmaker Festival 2022: è un film che porta al grado zero le strategie di controllo del reale per trovare nello sguardo non un’occasione di possesso ma di testimonianza.
LOCARNO 75: FUOCO NELLA SORGENTE
Presentato nella sezione Fuori Concorso al 75esimo Festival di Locarno, Nuit Obscure – Feuillets sauvages porta al grado zero le strategie di controllo del reale per trovare nello sguardo non un’occasione di possesso ma di testimonianza.
LOCARNO 75: LE CATENE DELLA COLPA
Conçeicão cerca un’immagine con cui sintetizzare il trauma della violenza coloniale: la trova nel punto più inaspettato del linguaggio d’autore, inventando un nuovo punto di ingresso nel racconto storicizzato del conflitto angolano.
BELLARIA FF 40: ALCARRAS
Il film di apertura del Bellaria Film Festival, già vincitore dell'Orso d'oro al Festival di Berlino, conferma Carla Simon come una delle registe più interessanti del panorama contemporaneo e una delle più lucide interpreti dei traumi del proprio paese, la Spagna.
IL VERTICE DELLA TENSIONE
Con Antidisturbios Rodrigo Sorogoyen mette ancora una volta in scena il collasso sociale e psicologico di una nazione attraverso il linguaggio del thriller, confermandosi come uno degli sguardi più tensivi del cinema contemporaneo.
REFLECTION
Valentyn Vasyanovych radicalizza la fissità delle sue immagini oltre ogni dubbio, per cercare di rappresentare lo stato di catatonico dolore che da quasi un decennio sconvolge l'Ucraina. Così facendo mette in gioco il cinema e rischia di perderlo.
MATRICI IN ROVINA
Interessati a riflettere sul cinismo dello sguardo presente, Steven Spielberg e Lana Wachowski visitano le rovine delle immagini e degli immaginari del secolo scorso: West Side Story e Matrix Resurrections interpellano chi guarda chiedendo un atto di memoria, un atto che è cinema contro la destinale disgregazione causata dal tempo.
POPOLI 62: FIRST TIME
Il film di Nicolaas Schmidt, presentato nel Concorso Internazionale, ribalta le dinamiche di rappresentazione proprie del desiderio dell'immagine del marketing televisivo interrogandosi sul ruolo della sensazione nella nostra esperienza del mondo.
POPOLI 62: THE POLICE ESTATE
Nel Concorso Internazionale il mediometraggio di Antoine Dubos problematizza i confini tra finzione e documentario per interrogarsi sulla legittimità con cui il corpo di polizia francese teorizza le proprie simulazioni di intervento sul campo.