LOCARNO 74: GIRA IL MONDO GIRA
Presentato in Piazza Grande, Vortex di Gaspar Noé è una dimostrazione per assurdo di come l'immagine non possa esaurire il mistero traumatico della realtà.
LOCARNO 74: IL CUORE OLTRE IL BOATO
In Beckett Ferdinando Cito Filomarino cerca di continuare a scrivere attraverso immagini che raccontino la crisi dell'individuo e la sua difficoltosa presa di coscienza: questa volta nella cornice di un thriller su una caccia all'uomo ambientato tra le proteste della crisi greca del 2015.
VINCERE È PERDERE
Un'analisi intrecciata degli ultimi due film di Jan Komasa: il più recente, The Hater, distribuito su Netflix, mentre Corpus Christi nei cinema a quasi due anni dalla sua presentazione a Venezia. Due storie accomunate da un assillante tarlo del contemporaneo: il ruolo di potere e apparenza nella dialettica tra individuo e collettività.
BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
L'ultimo lavoro di Radu Jude è una mossa di educazione estetica a favore della libertà dell’individuo, una lotta necessaria che il suo cinema ha sempre compiuto con lo scopo di mostrarci un pensiero che sia consapevole della distorsione della realtà, ma che abbia anche il coraggio di attraversarne il riflesso.
FUORI FUOCO PARTE TERZA
Fuori fuoco è una rubrica settimanale che la redazione di Filmidee ha ideato per riflettere sul momento di crisi che il mondo del cinema sta attraversando in seguito alla chiusura delle sale su tutto il territorio nazionale. Poco si è detto sul senso di tristezza che ha ammantato una categoria, in tutte le declinazioni possibili, dalla disillusione dei romantici alla rabbia degli increduli, dalla malinconia dei saggi alla depressione dei più vicini al lavoro. Poco si è detto del lutto provato per gli ultimi difensori delle grandi immagini fragili.
TENET
L’immagine di Christopher Nolan non è falsa, ma falsificata, nella piena consapevolezza della fine della vista, della fine del conoscere come senso dominante: la speranza è riposta altrove, nell’atto di fede, nell’atto del cuore nei confronti della realtà materiale delle cose.
DIMENTICARE A MEMORIA
Una riflessione sulla masterclass tenuta da Jean-Luc Godard sul profilo Instagram di Ecal, la Scuola di arte e design di Losanna. In questa diretta il grande cineasta svizzero sposta ancora una volta il linguaggio verso la destrutturazione più radicale, per ritornare a ricostruirlo in un moto di morte e rinascita continuo e incessante.
1917
Declinando l'immagine attraverso un asservimento incondizionato alla sensazione, con 1917 Sam Mendes compone un affresco della guerra che priva il cinema della sua capacità resistenziale, riducendo il linguaggio a mero dato quantitativo, in un esercizio di stile magniloquente e vuoto.
IL PARADISO PROBABILMENTE
Cercando un controcampo della crisi israeliano-palestinese, il nuovo film di Elia Suleiman squaderna la cultura occidentale fondata sul senso della vista, rilevando lo scollamento ormai globalizzato tra vedente e sguardo, in un contesto dove nessuno sembra ormai padrone di una libera prospettiva.
MFF 24: A CERTAIN KIND OF SILENCE
Presentato nel Concorso Internazionale Lungometraggi, il film di Michal Hogenauer lavora alla decostruzione della distopia attraverso il tema della manipolazione, elevando la forma stessa a espressione del controllo, del congelamento e del criptaggio.