POPOLI 61:
L’IMPULSO DEL CAOS

Chiara Grizzaffi, Giulia Bona, Vanessa Mangiavacca

Nel Concorso internazionale il desktop documentary di Chloé Galibert-Laîné incrocia il film-saggio all'indagine poliziesca, mentre il lavoro di Dieudo Hamadi affronta la rimozione, da parte della società congolese, del recente conflitto tra Rwanda e Uganda; la sezione Let the Music Play ospita l'appassionante ricognizione di Lisa Rovner sulle musiciste pioniere dell'elettronica.

POPOLI 61:
IMMAGINI SOSPESE

Leonardo Strano, Carlotta Centonze, Davide Perego

Nel Concorso Internazionale The Fantastic segue le esperienze straniate di chi in Corea del Nord guarda i film occidentali illegalmente; Jawad Rhalib racconta con semplicità e sintesi l'emancipazione di una donna in un piccolo villaggio in Marocco con Fadma; nel Concorso Italiano con Il libro di Giona Zlatolin Donchev ritrae la vita di un uomo che vive fuori dalla società come un profeta senza grazia.

POPOLI 61:
L’ANIMA
DEL REALE

Leonardo Strano, Carlotta Centonze

In Concorso Internazionale Piedra sola di Tarraf è un viaggio visionario tra i pastori andini; in Concorso Italiano L'île des perdus di Laura Lamanda sull’ufficio degli oggetti smarriti di Parigi; in Diamonds are Forever il film di Mika Kaurismäki con Jim Jarmusch e Samuel Fuller.

FUORI FUOCO
PARTE PRIMA

Mario Blaconà

Fuori fuoco è una rubrica settimanale che la redazione di Filmidee ha ideato per riflettere sul momento di crisi che il mondo del cinema sta attraversando in seguito alla chiusura delle sale su tutto il territorio nazionale. Una valutazione che parte da questo particolare momento storico per riflettere sul peso specifico che il cinema ricopre all'interno del panorama culturale contemporaneo.

STORIA DI UN ESPERIMENTO

Vanessa Mangiavacca

Un excursus nel percorso di crescita di Re:Voir Vidèo, la prima società francese di distribuzione home video dedita al cinema sperimentale, nata per volere di Pip Chodorov, filmmaker di origini americane, con lo scopo di rendere accessibile al maggior pubblico possibile un cinema ai più sconosciuto, confinato ai margini dell’industria e del dibattito cinematografico.

HEIMAT È UNO SPAZIO NEL TEMPO

Mario Blaconà

La ricerca sperimentale dell'ultimo lavoro di Thomas Heise attraverso una distaccata e desertica cronaca famigliare cerca di convergere verso un’origine sincera che non sia condizionata da nessun immaginario, che sia letterario, fotografico o cinematografico.

DIARY

Vanessa Mangiavacca

Una riflessione sull'opera in sei parti di David Perlov, che nasce da una forte presa di posizione, dalla convinzione che il Cinema sia qualcosa di più che un semplice intrattenimento, ma un impulso umano ed esistenziale. La dichiarazione artistica del regista israeliano suona potente e attuale nel ricordarci dell’importanza personale e collettiva della pratica artistica, nonché della sua diffusione.

UN’ICONA STRETTA

Mario Blaconà

Una riflessione su come lo studio dell'immagine nel cinema di Andrej Tarkovskij riesca ancora oggi a raccontare la contemporaneità, e di come anzi il senso di questo assoluto presente afflitto dal relativismo della post verità e della società liquida possa ritrovare una via solo nella ricerca della poesia come luce rivelatrice del vero senso del tempo.

ROUBAIX,
UNE LUMIÈRE

Giulia Bona

Arnaud Desplechin torna nella sua città natale, a Roubaix, e indaga la comunità che la abita. Abbandonando l’azione del poliziesco, nel suo ultimo lungometraggio il regista viaggia tra noir e racconto sociale e psicologico, scavando nelle pieghe dell’anima di personaggi soli, disperati, abbandonati e umanissimi.

UNDINE

Clio Nicastro

Nel suo ultimo lungometraggio Christian Petzold non teme di spingersi oltre le connessioni visibili e usa il soprannaturale per contrastare un’idea di natura come ritorno all’origine, e aprire così un varco critico in una realtà che si accontenta soltanto di riproduzioni fedeli.