CUORI PURI

Lara Casirati

All'opera prima, De Paolis si confronta con due figure intrappolate rispettivamente nei retaggi del passato e in una contemporaneità in(de)finita. Un film di conflitti irrisolti, tra le contraddizioni del singolo e quelle della società.

CANNES 70
ODE ALLA LUCE

Nella competizione principale non convince del tutto Hikari, poetico mélo di Naomi Kawase. Alla Semaine torna Yann Gonzalez con il corto Les Îles, colmo di riferimenti pop, pittorici e alla fotografia camp.

CANNES 70
IL FANTASMA DELLA BORGHESIA

In Happy End di Haneke un bellissimo angelo sterminatore veglia sulla dissoluzione della famiglia borghese. La stessa raccontata da un Lanthimos ormai di maniera. E alla Quinzaine arriva Leonardo Di Costanzo.

CANNES 70
CONTRO LA NOUVELLE VAGUE

Hazanavicius, in concorso con Le Redoutable, si fa burla di Godard. Per fortuna c'è Dumont: la sua infanzia di Giovanna D'Arco è la folgorazione del festival. E Lanzmann torna in Corea per un viaggio in prima persona.

CANNES 70
LA LOTTA E LA RICERCA

filmidee

In competizione, 120 battements par minute di Robin Campillo si guadagna il titolo di film più politico del festival. Con Visages, villages Agnès Varda torna a Cannes fuori concorso, rinnovando insieme al fotografo JR il viaggio di un cinema assetato di umanità.

GET OUT

Lorenzo Pedrazzi

L’esordio di Jordan Peele coincide con il film più politico della Blumhouse Productions: una riflessione aggiornata ai codici dell'horror su come lo sfruttamento della maggioranza dominante sulla minoranza oppressa sia conseguenza di un Sogno Americano mai pienamente realizzato, perché mai realmente democratico.

CANNES 70
LA LIBERTÀ È UNA TERRA AMARA

Nella Quinzaine des realizateurs, il ritorno di Philippe Garrel con L'amant d'un jour e la rivelazione di Jonas Carpignano: il suo A ciambra è, senza dubbio, il miglior film italiano in programma quest'anno.

SICILIAN GHOST STORY

Marco Longo

Inseguendo una felice intuizione narrativa, il secondo film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza esplora in chiave fiabesca e adolescenziale la cronaca di un feroce sequestro di mafia: le molte suggestioni visive non celano però le tensioni estetizzanti di un film imprigionato in se stesso e nel proprio disegno produttivo.

CANNES 70
TRA ORIENTE E OCCIDENTE

La competizione di Cannes 70 si apre con il magnifico Nelyubov – Loveless di Andrey Zvyagintsev.

CANNES 70 LE AMBIGUITÀ DELL’UMANO

Francesco Boille

Alla Semaine de la critique, la cilena Marcela Said prosegue il proprio percorso nella fiction con maggior padronanza di mezzi espressivi e compiutezza di discorso rispetto al passato, raggiungendo con Los perros vertici di grande intensità.