SCREENING

LOS COLONOS

Paolo Rissicini

Approcciando gli immaginari del western e mettendo in scena la relazione traumatica tra wilderness e politica, l'esordio nel lungometraggio di Felipe Gálvez riflette sulla tragedia del linguaggio e dei suoi dispositivi culturali e rappresentazionali di sottomissione.

ESTRANEI

Andrea Tiradritti

Il nuovo film di Andrew Haigh, all’insegna di una mascolinità post-patriarcale ma non per questo pacificata, mette in scena un grande discorso sulla solitudine, sui fantasmi che ci ossessionano e sulla salvifica capacità del cinema di dar loro un corpo da poter amare, una casa a cui fare ritorno.

ANCORA UN’ESTATE

Martina Arrigoni

Remake del danese "Queen of Hearts", il film di Catherine Breillat se ne emancipa rilanciando il cinema controverso e intransigente della sua autrice che, in una cultura che polarizza la donna tra repressione sessuale e pornografia, si insinua nella zona grigia degli aspetti più complessi e perturbanti del desiderio femminile.

AGÀPE

Marco Longo

Con una forma nuda ed essenziale, il film di Velania A. Mesay parte dal dispositivo dell'intervista per trasfigurarsi in dono: una meditazione sull'amore in quanto motore politico della vita, dove il luogo comune delle narrazioni odierne delle rotte migranti diventa spazio di riflessione e responsabilità collettiva.

LA ZONA
D’INTERESSE

Davide Palella, Leonardo Strano

Filmidee propone una conversazione aperta sul nuovo film di Jonathan Glazer, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 76esimo Festival di Cannes: un'opera epocale e avanzata, che si confronta con il problema etico della rappresentazione per mettere in scena il ricordo dello sterminio e l’eternità della violenza.

PAST LIVES

Martina Peruzza

Dietro a una superficie attraente e a un afflato romantico, il film di Celine Song indaga le ambizioni e idiosincrasie dell'individuo, rielaborando l’esperienza dell'altro in un gioco di specchi e rispecchiamenti continuo, che riporta sempre e solo all’inerzia del soggetto.

HOW TO HAVE SEX

Ginevra Zaretti

Il debutto alla regia di Molly Manning Walker è un film sul diventare donne attraverso la sessualità, in un mondo grottescamente legato alla performance dove manca il vocabolario per parlare, ancora e meglio, di genere, sesso e violenza.

LALA

Elisa Cherchi

Il film di Ludovica Fales, Premio Corso Salani alla 35a edizione del Trieste Film Festival, coglie nello spunto narrativo di una giovane ragazza rom alla ricerca di un permesso di soggiorno l'occasione per un sofisticato campo e controcampo tra finzione e realtà.

THE ETERNAL MEMORY

Alberto Diana

Attraverso l’indimenticabile omaggio alla vita di un uomo e di una donna e al loro comune percorso di militanza, Maite Alberdi offre un inno all’amore incondizionato e all’esercizio della memoria come pratica individuale e collettiva.

POVERE CREATURE!

Marco Grosoli

“Zucchero e violenza”: questo è il mondo di cui Bella Baxter fa esperienza nel nuovo film di Yorgos Lanthimos, Leone d'Oro a Venezia 80. Un luogo con cui l’umano deve familiarizzarsi per trovare una nuova quadra tra dualismi mai risolti: sensi e ragione, corpo e cervello, materia e spirito.


LO STATO DELLE COSE

I FILM PIÙ
ATTESI DEL 2024

filmidee

In un anno di grandi ritorni, filmidee svela i film più attesi dalla rivista, pronti o in via di completamento, anticipando molte informazioni sulla loro lavorazione e scommettendo su almeno un paio di sorprese.

I MAGNIFICI 10: RADU JUDE

filmidee

Dieci autori indicano altrettanti film che ne hanno segnato la formazione professionale e l'apprendistato cinefilo. La parola a Radu Jude, regista tra i più lucidi e corrosivi del nostro tempo, con riflessioni acute e sorprendenti che spaziano dalle origini del cinema a TikTok.

BEST OF 2023:
I FILM

filmidee

Niente classifiche o medie matematiche: i dieci film dell'anno per la redazione di filmidee sono il frutto di confronto e condivisione, quasi sempre nel tempo reale della visione ai festival, e testimoniano l'urgenza di un cinema capace di gettare luce sul nostro tempo, per cambiarlo.

BEST OF 2023
DVD & BLU-RAY

filmidee

Se in Italia le edizioni da collezione degne di nota si contano sulle dita di una mano, altrove la diffusione di restauri, riscoperte e cofanetti imperdibili non si ferma. Abbiamo selezionato le migliori uscite dell’anno tra classici, sperimentazione e rarità.

IL PARADOSSO RAPP:
SUL CORRIDOIO ROSSO

Davide Rui

Ne Il corridoio rosso, luogo mitico per chiunque studia storia dell’arte a Milano, Davide Rapp mette in rilievo il singolare meccanismo di sdoppiamento linguistico e visivo alla base dell’omonima mostra tenutasi in occasione della 23ª Triennale di Milano: Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.

TORNERANNO I PRATI:
IL GRANDE CARRO

Marco Grosoli

In attesa di vedere il suo ultimo film, Le grand chariot, al Bellaria Film Festival, riattraversiamo la filmografia di uno dei registi più importanti della storia del cinema. Dalla Nouvelle Vague a Freud, passando per lo sperimentalismo, gli anni Ottanta e Renoir.

CANTICO FUNEBRE

Leonardo Strano

Un grido si alza tra le mura del castello nemico: la luce del reale è stata incarcerata dentro Cinecittà. Mentre ogni immagine sembra accendersi per abbagliare, con Wanted Fabrizio Ferraro invita a chiudere gli occhi per vedere meglio le storture del contemporaneo. Il cinema per cui vale la pena lottare in Italia.

TRA MITO, REALTÀ E RAPPRESENTAZIONE

Zoe Ambra Innocenti, Martina Peruzza

Una conversazione con la regista Elena López Riera, già vincitrice del Pardino d’Oro al festival di Locarno per il corto Los que desean, a proposito di miti, pregiudizi e binarismo di genere. Per immaginare, con il suo cinema, un superamento del paradigma patriarcale.

LOCARNO A MILANO 2023

Il già solidissimo legame che collega Locarno Film Festival e Milano si rafforza ulteriormente in questa nuova edizione della rassegna, che porta la programmazione locarnese, da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre, in una chiave indipendente e in uno spazio autonomo, nel cuore della capitale meneghina: Cineteca Milano Arlecchino.

A24: (DIS)FARE
IL MITO

Leonardo Strano

Alla vigilia degli Academy Awards 2023, una riflessione sulla società di distribuzione e produzione A24, dal suo programma estetico alla sua mitologia indipendente, passando per la sottile e pervasiva formattazione del gusto cinefilo.


On Tour

IFFR 2025:
THROUGH CINEMA WE SHALL RISE – prima parte

Una riflessione su Through Cinema We Shall Rise!, retrospettiva presentata all'International Film Festival Rotterdam 2025 che ha raccolto alcuni dei film presentati ai festival di Tashkent 1958, Cairo 1960, Jakarta 1964: manifestazioni tese a consolidare i rapporti tra le nazioni africane e asiatiche, per mettere in pratica la decolonizzazione e perfezionare l’autodeterminazione.

CAGLIARI ESSAY FILM

Roberto Valdivia

Tre cortometraggi del Cagliari Essay Film che pensano la memoria in maniera sempre diversa e che rispecchiano i diversi approcci del film-saggio, un genere spesso indefinibile ma che, come insegna Marker, è stato sempre un luogo dover poter sperimentare, e da cui fiction e documentario hanno attinto moltissimo.

DOKLEIPZIG 2024:
IL PUNTO DI EQUILIBRIO

Pasquale Cicchetti

Nell'ultima edizione di DOKLeipzig molti dei film in concorso sembrano assumersi la responsabilità civile e intellettuale di prendere posizione di fronte alla violenza della Storia, e pur senza rinnegarla, a questa responsabilità antepongono l’ascolto reciproco e la disponibilità ad accettare l’ineludibile complessità delle cose.

FRONTDOC 2024:
ANYWHERE ANYTIME

Ilaria Scarcella

Guardando il film di Milad Tangshir è chiaro come il lavoro sia la rappresentazione di uno status sociale, di una possibilità di trascendenza sul mondo, in un'opera prima che si distende narrativamente in modo distaccato, senza caricarsi di dramma o interpretazioni forzate, ma ricalcando a pieno le riflessioni del cinema .neorealista

ARCHIVIO APERTO 17:
A FIDAI FILM

Luca Mannella

Tra cinema d'archivio e cinema sperimentale, l'ultimo film di Kamal Aljafari sabota gli archivi e gli sguardi israeliani generando nuovi spazi discorsivi sull’uso e ri-uso delle immagini d’archivio, e interrogandoci sul nostro posizionamento di fronte al patrimonio coloniale e alle rappresentazioni che produce.

ARCHIVIO APERTO 17:
TERRA NOVA – IL PAESE DELLE OMBRE LUNGHE

Luca Mannella

Nel suo ultimo film Lorenzo Pallotta ci invita a ribaltare criticamente lo sguardo televisivo e contemplativo dell'uomo sulla natura antartica attraverso un'esperienza filmica che richiama la simulazione videoludica, tra sostituzioni, sovrapposizioni e smarrimento.

LOCARNO A MILANO:
BY THE STREAM

Mario Blaconà

Nel suo ultimo film Hong Sangsoo si muove come sempre in un iperuranio che identifica le sue opere come entità vaganti al di fuori del tempo, per raccontare le sensibilità del quotidiano senza curarsi dei dettami delle correnti artistiche contemporanee, o delle ipocrisie dettate dal mercato.

LOCARNO A MILANO:
DER SPATZ IM KAMIN

Marco Longo

Il nuovo film di Ramon Zürcher, capitolo conclusivo di una trilogia sulle relazioni condotta col fratello Silvan, è un tuffo nell'abisso dell'inconscio e un rituale incendiario che scuote la visione. Da non perdere.

LOCARNO A MILANO:
CENT MILLE MILLIARDS

Marco Longo

Tra fiaba e antropologia, il film di Virgil Vernier assomiglia a una piccola pietra curativa capace di fotografare con commovente intensità la solitudine umana nel mondo globalizzato.

LOCARNO A MILANO:
REAL

Mario Blaconà

Nel suo ultimo film Adele Tulli decide di osservare la realtà con un occhio diverso, ma non per questo meno approfondito, mimetizzato con le inquadrature delle web cam, delle camere di sorveglianza o delle go pro, per porci un quesito importante sulle possibilità future del cinema.


arte/fact

Non è stato trovato nulla.


arte/fact - Archivio

Non è stato trovato nulla.


LO STATO DELLE COSE - Archivio

I FILM PIÙ
ATTESI DEL 2024

filmidee

In un anno di grandi ritorni, filmidee svela i film più attesi dalla rivista, pronti o in via di completamento, anticipando molte informazioni sulla loro lavorazione e scommettendo su almeno un paio di sorprese.

I MAGNIFICI 10: RADU JUDE

filmidee

Dieci autori indicano altrettanti film che ne hanno segnato la formazione professionale e l'apprendistato cinefilo. La parola a Radu Jude, regista tra i più lucidi e corrosivi del nostro tempo, con riflessioni acute e sorprendenti che spaziano dalle origini del cinema a TikTok.

BEST OF 2023:
I FILM

filmidee

Niente classifiche o medie matematiche: i dieci film dell'anno per la redazione di filmidee sono il frutto di confronto e condivisione, quasi sempre nel tempo reale della visione ai festival, e testimoniano l'urgenza di un cinema capace di gettare luce sul nostro tempo, per cambiarlo.

BEST OF 2023
DVD & BLU-RAY

filmidee

Se in Italia le edizioni da collezione degne di nota si contano sulle dita di una mano, altrove la diffusione di restauri, riscoperte e cofanetti imperdibili non si ferma. Abbiamo selezionato le migliori uscite dell’anno tra classici, sperimentazione e rarità.

IL PARADOSSO RAPP:
SUL CORRIDOIO ROSSO

Davide Rui

Ne Il corridoio rosso, luogo mitico per chiunque studia storia dell’arte a Milano, Davide Rapp mette in rilievo il singolare meccanismo di sdoppiamento linguistico e visivo alla base dell’omonima mostra tenutasi in occasione della 23ª Triennale di Milano: Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.

TORNERANNO I PRATI:
IL GRANDE CARRO

Marco Grosoli

In attesa di vedere il suo ultimo film, Le grand chariot, al Bellaria Film Festival, riattraversiamo la filmografia di uno dei registi più importanti della storia del cinema. Dalla Nouvelle Vague a Freud, passando per lo sperimentalismo, gli anni Ottanta e Renoir.

CANTICO FUNEBRE

Leonardo Strano

Un grido si alza tra le mura del castello nemico: la luce del reale è stata incarcerata dentro Cinecittà. Mentre ogni immagine sembra accendersi per abbagliare, con Wanted Fabrizio Ferraro invita a chiudere gli occhi per vedere meglio le storture del contemporaneo. Il cinema per cui vale la pena lottare in Italia.

TRA MITO, REALTÀ E RAPPRESENTAZIONE

Zoe Ambra Innocenti, Martina Peruzza

Una conversazione con la regista Elena López Riera, già vincitrice del Pardino d’Oro al festival di Locarno per il corto Los que desean, a proposito di miti, pregiudizi e binarismo di genere. Per immaginare, con il suo cinema, un superamento del paradigma patriarcale.

LOCARNO A MILANO 2023

Il già solidissimo legame che collega Locarno Film Festival e Milano si rafforza ulteriormente in questa nuova edizione della rassegna, che porta la programmazione locarnese, da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre, in una chiave indipendente e in uno spazio autonomo, nel cuore della capitale meneghina: Cineteca Milano Arlecchino.

A24: (DIS)FARE
IL MITO

Leonardo Strano

Alla vigilia degli Academy Awards 2023, una riflessione sulla società di distribuzione e produzione A24, dal suo programma estetico alla sua mitologia indipendente, passando per la sottile e pervasiva formattazione del gusto cinefilo.


On Tour - Archivio

IFFR 2025:
THROUGH CINEMA WE SHALL RISE – prima parte

Una riflessione su Through Cinema We Shall Rise!, retrospettiva presentata all'International Film Festival Rotterdam 2025 che ha raccolto alcuni dei film presentati ai festival di Tashkent 1958, Cairo 1960, Jakarta 1964: manifestazioni tese a consolidare i rapporti tra le nazioni africane e asiatiche, per mettere in pratica la decolonizzazione e perfezionare l’autodeterminazione.

CAGLIARI ESSAY FILM

Roberto Valdivia

Tre cortometraggi del Cagliari Essay Film che pensano la memoria in maniera sempre diversa e che rispecchiano i diversi approcci del film-saggio, un genere spesso indefinibile ma che, come insegna Marker, è stato sempre un luogo dover poter sperimentare, e da cui fiction e documentario hanno attinto moltissimo.

DOKLEIPZIG 2024:
IL PUNTO DI EQUILIBRIO

Pasquale Cicchetti

Nell'ultima edizione di DOKLeipzig molti dei film in concorso sembrano assumersi la responsabilità civile e intellettuale di prendere posizione di fronte alla violenza della Storia, e pur senza rinnegarla, a questa responsabilità antepongono l’ascolto reciproco e la disponibilità ad accettare l’ineludibile complessità delle cose.

FRONTDOC 2024:
ANYWHERE ANYTIME

Ilaria Scarcella

Guardando il film di Milad Tangshir è chiaro come il lavoro sia la rappresentazione di uno status sociale, di una possibilità di trascendenza sul mondo, in un'opera prima che si distende narrativamente in modo distaccato, senza caricarsi di dramma o interpretazioni forzate, ma ricalcando a pieno le riflessioni del cinema .neorealista

ARCHIVIO APERTO 17:
A FIDAI FILM

Luca Mannella

Tra cinema d'archivio e cinema sperimentale, l'ultimo film di Kamal Aljafari sabota gli archivi e gli sguardi israeliani generando nuovi spazi discorsivi sull’uso e ri-uso delle immagini d’archivio, e interrogandoci sul nostro posizionamento di fronte al patrimonio coloniale e alle rappresentazioni che produce.

ARCHIVIO APERTO 17:
TERRA NOVA – IL PAESE DELLE OMBRE LUNGHE

Luca Mannella

Nel suo ultimo film Lorenzo Pallotta ci invita a ribaltare criticamente lo sguardo televisivo e contemplativo dell'uomo sulla natura antartica attraverso un'esperienza filmica che richiama la simulazione videoludica, tra sostituzioni, sovrapposizioni e smarrimento.

LOCARNO A MILANO:
BY THE STREAM

Mario Blaconà

Nel suo ultimo film Hong Sangsoo si muove come sempre in un iperuranio che identifica le sue opere come entità vaganti al di fuori del tempo, per raccontare le sensibilità del quotidiano senza curarsi dei dettami delle correnti artistiche contemporanee, o delle ipocrisie dettate dal mercato.

LOCARNO A MILANO:
DER SPATZ IM KAMIN

Marco Longo

Il nuovo film di Ramon Zürcher, capitolo conclusivo di una trilogia sulle relazioni condotta col fratello Silvan, è un tuffo nell'abisso dell'inconscio e un rituale incendiario che scuote la visione. Da non perdere.

LOCARNO A MILANO:
CENT MILLE MILLIARDS

Marco Longo

Tra fiaba e antropologia, il film di Virgil Vernier assomiglia a una piccola pietra curativa capace di fotografare con commovente intensità la solitudine umana nel mondo globalizzato.

LOCARNO A MILANO:
REAL

Mario Blaconà

Nel suo ultimo film Adele Tulli decide di osservare la realtà con un occhio diverso, ma non per questo meno approfondito, mimetizzato con le inquadrature delle web cam, delle camere di sorveglianza o delle go pro, per porci un quesito importante sulle possibilità future del cinema.


SCREENING - Archivio

LOS COLONOS

Paolo Rissicini

Approcciando gli immaginari del western e mettendo in scena la relazione traumatica tra wilderness e politica, l'esordio nel lungometraggio di Felipe Gálvez riflette sulla tragedia del linguaggio e dei suoi dispositivi culturali e rappresentazionali di sottomissione.

ESTRANEI

Andrea Tiradritti

Il nuovo film di Andrew Haigh, all’insegna di una mascolinità post-patriarcale ma non per questo pacificata, mette in scena un grande discorso sulla solitudine, sui fantasmi che ci ossessionano e sulla salvifica capacità del cinema di dar loro un corpo da poter amare, una casa a cui fare ritorno.

ANCORA UN’ESTATE

Martina Arrigoni

Remake del danese "Queen of Hearts", il film di Catherine Breillat se ne emancipa rilanciando il cinema controverso e intransigente della sua autrice che, in una cultura che polarizza la donna tra repressione sessuale e pornografia, si insinua nella zona grigia degli aspetti più complessi e perturbanti del desiderio femminile.

AGÀPE

Marco Longo

Con una forma nuda ed essenziale, il film di Velania A. Mesay parte dal dispositivo dell'intervista per trasfigurarsi in dono: una meditazione sull'amore in quanto motore politico della vita, dove il luogo comune delle narrazioni odierne delle rotte migranti diventa spazio di riflessione e responsabilità collettiva.

LA ZONA
D’INTERESSE

Davide Palella, Leonardo Strano

Filmidee propone una conversazione aperta sul nuovo film di Jonathan Glazer, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 76esimo Festival di Cannes: un'opera epocale e avanzata, che si confronta con il problema etico della rappresentazione per mettere in scena il ricordo dello sterminio e l’eternità della violenza.

PAST LIVES

Martina Peruzza

Dietro a una superficie attraente e a un afflato romantico, il film di Celine Song indaga le ambizioni e idiosincrasie dell'individuo, rielaborando l’esperienza dell'altro in un gioco di specchi e rispecchiamenti continuo, che riporta sempre e solo all’inerzia del soggetto.

HOW TO HAVE SEX

Ginevra Zaretti

Il debutto alla regia di Molly Manning Walker è un film sul diventare donne attraverso la sessualità, in un mondo grottescamente legato alla performance dove manca il vocabolario per parlare, ancora e meglio, di genere, sesso e violenza.

LALA

Elisa Cherchi

Il film di Ludovica Fales, Premio Corso Salani alla 35a edizione del Trieste Film Festival, coglie nello spunto narrativo di una giovane ragazza rom alla ricerca di un permesso di soggiorno l'occasione per un sofisticato campo e controcampo tra finzione e realtà.

THE ETERNAL MEMORY

Alberto Diana

Attraverso l’indimenticabile omaggio alla vita di un uomo e di una donna e al loro comune percorso di militanza, Maite Alberdi offre un inno all’amore incondizionato e all’esercizio della memoria come pratica individuale e collettiva.

POVERE CREATURE!

Marco Grosoli

“Zucchero e violenza”: questo è il mondo di cui Bella Baxter fa esperienza nel nuovo film di Yorgos Lanthimos, Leone d'Oro a Venezia 80. Un luogo con cui l’umano deve familiarizzarsi per trovare una nuova quadra tra dualismi mai risolti: sensi e ragione, corpo e cervello, materia e spirito.


ITALIANS DO IT BETTER

Non è stato trovato nulla.


SCREENING

THE FRENCH DISPATCH

Emiliano Dal Toso

Può lo stile inconfondibile di Wes Anderson, che nel tempo he dischiuso tutte le sfumature della malinconia e della sconfitta, essere oggi diventato uno standard per spettatori targettizzati? Una provocazione in forma di lettera da parte di un insospettabile estimatore di vecchia data.

FRANCE

Leonardo Strano

Bruno Dumont apre una nuova fase del suo cinema, mettendo a rischio l'immagine cinematografica per attestare la condizione terminale dello sguardo nel pervasivo regime spettacolare.

DIVINAZIONI

Davide Perego

Presentato nel Concorso Internazionale Lungometraggi del 61° Festival dei Popoli, il film di Leandro Picarella appare come un documentario sul tema della superstizione, ma si rivela a poco a poco un sofisticato film sulla precarietà delle certezze umane.

DAYS

Davide Palella

Tsai Ming-liang debutta idealmente una seconda volta, portando con sé un carico di rinnovate priorità e preoccupazioni e riformulando quelli che erano elementi chiave dei suoi racconti.

BERGMAN ISLAND

Francesca Monti

Tra autofiction e racconto di coppia, Mia Hansen-Løve ritorna al più persistente dei suoi fantasmi: l’amore di gioventù. Quel sentimento totalizzante, spezzato dal confronto ad armi impari con la realtà, che non sa diventare adulto ma che misteriosamente continua a far sentire la propria presenza.

I GIGANTI

Davide Perego

Bonifacio Angius costruisce un film radicale e dunque difficile da digerire e categorizzare, che ci riporta su un piano della narrazione statico e selvatico, dove l'accenno a un possibile canovaccio si riduce al susseguirsi di battute balbuzienti, inevitabilmente rivolte ad una fine già incombente dall'inizio.

IL BUCO

Laura D Angeli

Rinunciando a filmare un ambiente di facile collocazione spaziale e temporale, l'ultimo film di Michelangelo Frammartino rinnova con successo lo scarto da un approccio totalmente antropocentrico all'immagine e dal bisogno archetipico di controllare il visibile.

SUPERNOVA

Ilaria Scarcella

Il film di Harry Macqueen ci ricorda che siamo corpi, ma soprattutto menti, che come una macchina da presa registrano, incasellano e stratificano i significati della propria esistenza. E se noi siamo corpi-macchine impressionati dalla vita, allora il nostro significato sta nello sguardo dell’altro.

TITANE

Mario Blaconà

In Titane Julia Ducournau aggira la gabbia della drammaturgia classica attraverso un’immagine diventata ormai una cosa a sé stante, oltre il genere e la morale, verso una nuova poetica dell'inanimato, senza avventure, senza prove, senza resurrezioni.

UN MONDE FLOTTANT

Davide Palella

Tassello più recente di una “trilogia giapponese” composta dai precedenti Si loin, si proche e Arrière-saison, il film di Jean-Claude Rousseau dispiega una riflessione che tocca Ozu e la natura dei formati, configurandosi come opera pacata e meditativa ma capace di strappi inattesi, che chiamano in causa l’occhio dello spettatore.